In uno dei precedenti articoli, abbiamo messo le basi per farvi prendere dimestichezza con il rapporto tra bankroll e buy-in, quel metodo che dovrebbe permettervi di preservare con una certa facilità il vostro investimento iniziale da impiegare ai tavoli da poker.
Vi avevamo fatto conoscere il metodo tradizionale, ponendo sotto analisi una tabella che, per comodità, vi riportiamo:
· TORNEI MTT RAPPORTO 100:1
· SIT & GO RAPPORTO 75:1
· CASH GAME RAPPORTO 50/75:1
Come già accennatovi in quell’articolo, Flavio Ferrari Zumbini, nel suo libro “Il nuovo poker”, dedica un paragrafo completo ad un metodo di gestione del bankroll che mira a sconfessare le teorie iper prudenti di questo sistema che egli stesso chiama “tradizionale”.
In soldoni, Zumbini considera tre aspetti di questo sistema, totalmente superati e, nello specifico lo descrive come:
· esclusivamente basato sulla matematica e privo di ogni considerazione sulla capacità di vincita del soggetto che lo utilizza;
· troppo prudente e poco aggressivo rispetto a come invece il poker moderno richiederebbe;
· estremamente statico. Non tiene conto della situazione soggettiva di ognuno di noi: propensione al rischio, età, voglia di emergere, condizione sociale.
Non staremo qui ad analizzare punto per punto, questi enunciati, ma l’analisi che il libro fa per supportare le tesi del metodo moderno, possono essere ricondotte essenzialmente a tre elementi:
· la possibilità di scalare i livelli (effettuare un level up ), ogni volta che ci sentiamo in grado di battere il livello superiore;
· tornare al livello precedente (level down) non appena perdiamo 5 buy in di seguito;
· utilizzare un rapporto bankroll/buy-in meno profondo rispetto a quello consigliato dal metodo tradizionale.
Non si fanno riferimenti a numeri esatti, ma se proprio volete cimentarvi e provare a usare il metodo moderno, il consiglio è quello di dividere per 2 i parametri del metodo tradizionale, con l’opzione di tornare ad esso se il vostro gioco ne dovesse risentire negativamente.
Come avrete capito il sistema moderno gode di una dinamica decisamente meno, o per nulla, legata alle cifre che venivano puntigliosamente snocciolate fino a qualche tempo fa, cifre che non hanno praticamente mai tenuto conto della situazione soggettiva di ognuno dei suoi fruitori.
Inoltre, i sostenitori del sistema moderno, fanno leva su una variazione molto più frequente dei parametri che lo influenzano.
Esso non è più ancorato a vecchie regole di gestione del bankroll decisamente vetuste e poco malleabili al cambiamento che gioco forza interviene all’interno della maturazione di un giocatore, ma variano al variare di ogni piccolo fattore che incide sul rendimento di una carriera pokeristica.
Ecco il motivo per cui è il giocatore stesso che deve rendersi conto di quale rapporto tra bankroll e buy-in possa aiutarlo ad emergere il prima possibile rispetto agli altri, rapporto che deve essere un ausilio per il proprio gioco e mai un ostacolo.