Quando scriviamo i nostri articoli, prestiamo massima attenzione a distinguere sempre le due specialità principi del nostro gioco: il poker online e il poker live.
Oggi ci imbattiamo su un argomento che vale esclusivamente per gli amanti del gioco live, quello che, per chi sta iniziando, si gioca all’interno dei Casinò di tutto il mondo o delle case da gioco che hanno tutte le carte in regola per poter offrire un servizio di questo tipo.
La domanda sembrerebbe ad un primo impatto stupida e banale, ma in realtà, in un gioco che si presenta mese dopo mese più competitivo, i margini possono e devono essere presi su ogni tipo di componente, anche quella che ci pare la meno importante.
Ci riferiamo quest’oggi all’abbigliamento da utilizzare durante le sessioni o i tornei che ci apprestiamo a giocare fuori da casa.
Ci sono vari pareri ai quali potrete rifarvi e fanno tutti capo alla eterna querelle sulla quale potrete disquisire in praticamente tutti i campi della vostra vita: comodità o immagine?
Dobbiamo partire subito col dire che al giorno d’oggi occorrerebbe sfatare determinati luoghi comuni che dipingono i Casino, soprattutto quelli italiani, come una sorta di “spazio moda dell’abito”; ormai, qualcuna di esse anche per necessità, le case da gioco hanno tutte posto l’accento su una visione un po’ più aperta del dress code da seguire all’interno delle, seppur elegantissime, sale.
Entrando nello specifico che ci interessa maggiormente, salta subito all’occhio che il gioco per cui noi impieghiamo buona parte del nostro lavoro o del nostro tempo libero, è fondamentalmente giovane, arrivato con prepotenza dagli USA alla fine dello scorso millennio e scoppiato pochissimi anni dopo in tutte le nazioni europee.
Tra le prime nazioni a farsi notare, i Paesi Nordici sono senz’altro quelli che in Europa hanno sfondato prima degli altri e prima degli altri hanno fatto scuola anche per quanto riguarda l’abbigliamento da indossare durante il gioco.
Ma qui casca l’asino: avete mai visto il classico nordico al tavolo?
Bene, l’equipaggiamento standard di un danese che gioca a poker è spesso composto da zoccoletti, meglio se da piscina, si si, quelli blu che vi mettete prima di farvi la doccia pre e post nuotata.
Calzino bianco, meglio se corto, tuta Adidas firmata da Tomas Brolin (ex giocatore di calcio visto a Parma ed ex giocatore di poker, visto un po’ ovunque), felpa multicolore e cappellino hip hop, o comunque copricapo di dubbia natura e gusto.
Non benissimo.
Ecco, i nordici vogliono essere comodi, sono convinti che la circolazione senza ostacoli esterni (vestiti troppo stretti, scarpe chiuse ecc.) aiuti a trovarsi nella migliore condizione al tavolo.
Per classe e gusto, non ce ne vogliano i connazionali di Gus Hansen & Co., siamo avanti tipo anni luce, ma anche un abito firmato, quello che ti teneva indossato alla prima comunione di tuo figlioccio, ecco, quello meglio rimanga dentro l’armadio.
Come al solito in medio stat virtus e non ci vergogniamo di consigliare il caro vecchio jeans e le care e vecchie scarpe da tennis, ma senza eccedere in buchi e frattaglie varie.
Buona sessione!