Chi legge i nostri articoli avrà notato quanta attenzione poniamo alla modernizzazione del gioco e a tutte quelle piccole differenze che rendono il Texas Hold’Em una disciplina sempre più incline al cambiamento e soprattutto sempre più frequentemente influenzata da nuove dinamiche di strategia e di tecnica che la rendono via via meno fruibile da chi quelle dinamiche decide di non studiarle.
Se il cambiamento del gioco è nettamente visibile in un lasso temporale piuttosto breve, figuratevi quanto macroscopiche sono le differenze se raffrontiamo il gioco moderno con quello che molti di noi abbiamo conosciuto, ad esempio, prima dell’effetto Moneymaker, nell’estate 2002.
Uno dei maggiori esponenti della letteratura pokeristica di quei tempi è stato certamente David Sklansky, oggi brillantissimo settantenne attorniato da nipotini e precursore, alla fine dello scorso millennio, di tutte quelle teorie legate all’approccio matematico e statistico del gioco del poker.
Lo statunitense del New Jersey, vincitore di 3 braccialetti WSOP e autore di qualcosa come 13 libri dedicati al poker, fu il primo a fare una distinzione convinta e ferma tra la sensazione empirica dello stare al tavolo, secondo lui desueta e le vere e proprie informazioni ricavabili dal comportamento dei propri avversari e soprattutto sulla effettiva forza delle mani in nostro possesso.
Fu una sorta di rivoluzione che mise a dura prova il gioco tradizionale in cui l’atteggiamento roccioso del gioco iper tight o al massimo tight aggressive, non conosceva, almeno in quel periodo storico, nessun detrattore.
Tra le intuizioni del giovane Sklansky, quella che ancora oggi viene studiata con maggiore frequenza, è certamente la sua tabella che suddivideva in 8 macro gruppi tutte le mani di partenza del Texas Hold’Em e dava loro una gerarchia a seconda della posizione in cui venivano “spillate”.
In realtà i gruppi erano 9, ma se la vostra mano non rientrava tra i primi 8 gruppi, essa non doveva essere nemmeno presa in considerazione.
Non tutti sanno che quella tabella fu inizialmente congegnata per la modalità “Limit Hold’Em”, molto più giocata all’epoca del No Limit e già per questo motivo una piccola remora dovremmo metterla in conto.
Sommarie analisi e anche un po’ di marketing a favore dei suoi libri, fecero propendere buona parte degli osservatori a “forzare” la consultazione della tabella anche e soprattutto in presenza della maggiore domanda che arrivava dai giocatori del No Limit, tanto che per i decenni successivi, la tabella di Sklansky venne presa ad esempio come vero e proprio decalogo per chi del poker avrebbe voluto fare un’attività remunerativa.
Non staremo qui ad analizzare profondamente cosa questa tabella spiegava, basta fare un giretto su Internet per scoprirlo, ma il nostro intento è quello di provare a capire se ancora oggi essa può regalare spunti interessanti rispetto al poker che si gioca attualmente.
Beh, ci sentiamo di dire che la risposta propende decisamente per il “no!”.
Troppe meccaniche di strategia variate da allora, si gioca sempre più spesso short handed, i rilanci e le 3bet preflop riducono la maggior parte delle mani ad uno scontro heads up, si bluffa con molta più frequenza e si gioca sempre più spesso sulla caratteristica dei nostri avversari, piuttosto che sull’effettivo valore delle mani.
Inoltre il gioco di posizione, sul quale la tabella di Sklansky è fortemente legato, ha una valenza importante ma non più decisiva come un tempo: oggi giorno è necessario stare attenti a tutta una serie di parametri che prima venivano considerati in maniera decisamente meno attenta: il già citato stile dei nostri avversari, il percepito dei nostri avversari nei nostri confronti, il nostro e il loro stack effettivo, la frequenza delle aperture e delle 3bet, la frequenza della difesa alle aperture e alle 3bet ecc. ecc.
Il poker è cambiato e se state iniziando adesso, la tabella di Sklansky può darvi una mano a capire l’effettiva forza delle mani, ma se avete già fatto qualche passo avanti, reperite le vostre informazioni da qualche canale più moderno, vi servirà decisamente di più.