Impossibile mettere in discussione uno dei professionisti più preparati e vincenti d'America, già campione WSOP, specialista del cash game e dei tornei high stakes.
Brian Rast, poi, al tavolo è un vero signore, uno di quelli che hanno lavorato tanto e bene sul mindset nel corso della carriera.
Mai una parola di troppo o segni evidenti di tilt. Eppure, come tutti i suoi colleghi, qualche motivo ne avrebbe avuto.
Intervistato recentemente da Poker Central, ha raccontato di quella volta che perse 800.000 dollari in una sola notte.
“La perdita più grande? 800.000 dollari in una sola notte, ma non avevo il 100% dell'action – spiega Brian – persi comunque oltre 500.000$ dei miei soldi...”.
Un colpo difficile da assorbire per chiunque, ma non troppo per Rast.
“Oggi, dopo una grande perdita, evito di giocare per qualche giorno. Quando perdo mi piace prendere delle pause. Quando vinco, invece, non mi fermo mai. Questo però non l'ho capito fin dall'inizio...”.
Esiste anche il tilt da vittoria, 'malattia' che ha colpito pure l'ottimo Brian specialmente a inizio carriera.
“Prendi delle pessime decisioni, basandoti su una sicurezza infondata dei tuoi mezzi. E' necessario riuscire a distaccarsi dalle emozioni per decidere bene. Quando avevo poco più di 20 anni ho commesso questi errori, legati al mio ego, come mostrare i miei bluff”.
Superate oggi queste problematiche, Rast ha spiegato cosa serve per essere nel 2018 un top player.
“E' necessaria una conoscenza approfondita della teoria del poker, che tu sia un giocatore da GTO o uno che si basa sull'intuito. E' fondamentale avere una base teorica del gioco. Poi un'ottima gestione del bankroll, cosa doverosa per un professionista, ed essere dotati di intelligenza emotiva: serve a capire velocemente chi si ha davanti in un tavolo dal vivo”.