Dal preflop al postflop: il Texas Hold'em cambia forma!

Ne è passato di tempo da quando i giocatori al tavolo se le davano a suon di 5-bet e 6-bet preflop.


Era un altro poker sebbene si tratti del medesimo gioco. Da quando il Texas Hold'em ha preso il largo le dinamiche di gioco si sono evolute in maniera esponenziale.

 

Non è una coincidenza che nel 2004 le continuation bet andassero spesso a segno, mentre ora vincere un piatto dopo una c-bet è roba rara. Così come le guerre di raise preflop, quando il trapping era ancora un concetto sconosciuto ai più.

 

Ma non solo, perché a cambiare è anche la terminologia dei punti. Una quindicina d'anni fa con Q♥ J♥ su flop 8♥ 5♦ 4♣ non si aveva in mano un bel nulla. Oggi invece abbiamo la bellezza di un backdoor flush – a esser precisi un backdoor di scala a colore -, un backdoor straight e due overcard. Niente male insomma...

 

Questo accade perché il fulcro del gioco è lentamente slittato dal preflop al postflop, dando maggior risalto alla componente di abilità rispetto all'alea. Un conto è metterle in mezzo preflop e sperare che tornino indietro, un altro è capire a seconda dell'action con quale range di mano l'avversario effettua una certa azione e giocarsi le proprie chance di vittoria in modo più oculato.

 

Quando lo scontro avviene tra regular preparati che sanno giocare in maniera bilanciata, le letture risultano sempre molto più difficili rispetto alle linee scelte da un amatore. Il livellamento verso l'alto della componente di abilità necessaria per partecipare a un torneo di texas hold'em ha interessato ovviamente anche i giocatori occasionali, che a loro volta hanno cercato di adattarsi alle nuove 'mode' al tavolo.

 

Tralasciando chi gioca in un modo e caschi il mondo non lo cambierà mai, chi ad esempio bazzica tra i tavoli online con una certa regolarità pur non giocando a poker per lavoro avrà necessariamente dvuto cambiare il proprio stile di gioco rispetto al passato.

 

Magari non avrà studiato GTO e anzi, a malapena ne conoscerà il significato, ma di sicuro avrà imparato qualcosa sui range da giocare preflop, avrà capito il concetto di floating – pur magari non conoscendo la parola – o in generale farà più resistenza di quanta non ne avrebbe fatta in passato.

 

Al giorno d'oggi le 5-bet sono così rare che tendenzialmente si possono ridurre a un paio di combinazioni di carte, mentre il check-raise al river è diventata una tendenza dilagante anche tra chi non vive esclusivamente di poker. Ma cosa accadrà in futuro dopo che anche il regno del postflop verrà esplorato in lungo e in largo, dovremmo aggiungere un altro board? Ah, nell'Omaha esiste già una variante con doppio board...

 

 

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