La vittoria più grande della sua carriera è stata quella “della maturità”, perché dopo il primo successo in carriera Scott Blumstein – campione WSOP 2017 – aveva commesso enormi errori nella gestione del denaro.
Un anno prima del trionfo di Las Vegas, conquistò il Borgata Open per 200.000 dollari, cifra che gestì, come ha dichiarato lui stesso, molto male.
“Prima del Borgata Open ero un ragazzino che da tre anni riusciva a guadagnarsi da vivere col poker. Il mio obiettivo è sempre stato quello di non dover lavorare, fino a quel momento ci riuscivo perché mi pagavo l'affitto e mi mantenevo interamente col poker”.
Tutti quei soldi in un sol colpo non hanno però fatto bene al giovane pro a stelle e strisce.
“Dopo è stata dura. Le persone sottostimano la difficoltà di prendere decisioni corrette nella gestione del denaro. Con la vittoria del Main Event WSOP ho avuto una seconda opportunità, perché a seguito della vittoria del Borgata Open non ho preso buone decisioni. Sono un essere umano, ho commesso degli errori...”.
Le cose sono decisamente cambiate per Blumstein, che ha cambiato approccio nella gestione dei soldi dopo essersi messo al polso il braccialetto più importante del poker live.
“Il consiglio a chi vuol diventare pro è quello di essere prudente. Gioca i tornei, ma vendi sempre action. Trova persone di cui ti fidi e che credono in te, condividi con loro le spese dei buy-in. Diventare un professionista è un viaggio, un processo, non arriva tutto subito. E' come nello sport, non diventi un giocatore NBA in una notte”.
Il poker professionale non è per tutti e importante è capire se si è tagliati per questa carriera o meno.
“Grinda, studia e lavora duramente sul mental game. Ma se vedi che il poker non fa per te, magari perché non riesci ad accettare i momenti di bad run, cerca un altro settore in cui trovare il tuo successo”.