Late registration: salvagente per ritardatari o strategia pianificata?

Eccoci qua a parlare della tanto amata/odiata late registration.

 

Per alcuni andrebbe addirittura abolita, almeno per chi non concepisce in alcun modo il non sedersi al tavolo sin dallo shuffle up and deal. Per altri invece è quasi un toccasana, vista la tendenza a usare troppo il braccio quando la deepness lo consente.

 

Sulla carta, la registrazione tardiva è di per sé uno svantaggio. Come ben sappiamo la varianza incide tanto, specie nel breve periodo, e trovarsi costretti a giocare con uno stack ridotto - in termini di blind s'intende – complica indubbiamente le cose.

 

Tuttavia una buona parte dei partecipanti a un torneo di Texas Hold'em si iscrive con puntuale ritardo, talvolta per semplice coincidenza anche se in alcuni casi si tratta di una scelta premeditata. Quali sono le ragioni per cui un giocatore dovrebbe trovare conveniente registrarsi in late?

 

-       Chi eccede in aggressività e ha la tendenza a 'overthinkare', come si dice in gergo, vede l'early stage come un campo minato, dove ha più da perdere che da guadagnare.

-       Saltare una parte di early stage e presentarsi poco prima della chiusura consente di arrivare più freschi al tavolo.

-       Chi si 'annoia' quando l'action è piatta – cosa che capita spesso in early stage – preferisce entrare già nel vivo del gioco.

-       Alcuni giocatori trovano la loro zona di comfort con uno stack tra i 40 e i 60 big blind e saltano a piè pari l'inizio in quanto avrebbero più difficoltà a gestire lo stack.

 

Dall'altra sponda invece, esistono altrettante ragioni per giustificare l'ingresso puntuale allo start. Andiamo a vedere quali:

 

-       Si ha la possibilità di giocare più mani e quindi ridurre la varianza.

-       E' possibile intanto crearsi una certa immagine al tavolo e, in secondo luogo, si cominciano a studiare gli avversari, a capirne le tendenze, i punti di forza e i lati deboli.

-       Accumulare chip sin dall'early stage consente di approcciare la middle con più serenità e, nel caso in cui si riesca a fare un po' di chip, è possibile prendersi qualche rischio in più contro gli short stack, specie nei tornei KO.

-       Specie chi è abituato a giocare cash non disdegnerà mai una deepness di 200/300 big blind per esprimere il suo gioco migliore.

 

E ora tocca a voi dirci la vostra: da che parte state, da quella dei puntuali a tutti i costi o dalla sponda dei ritardatari?

 

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