Sembrerà scontato, ma tavolta è proprio nell'ovvio che si nascondono le insidie principali per un giocatore di poker.
Il board, ovvero le carte comuni presenti al centro del tavolo, si prestano a molteplici interpretazioni a seconda dell'azione fatta dai giocatori al tavolo. Nel prossimo articolo tratteremo più approfonditamente il concetto di texture, in questa istanza ci limiteremo a parlare in modo più generale dell'argomento.
Un board rainbow (ovvero con carte di diverso seme) che presenta un Asso e due carte inferiori al Dieci, può rappresentare una minaccia se ci troviamo a difendere il big blind su apertura da early position, mentre risulta più innocuo se la stessa apertura avviene da bottone.
Il motivo? Nonostante i range non siano una scienza esatta, è molto più probabile che qualcuno apra con un Asso forte da una posizione scomoda, rispetto a qualcuno che fa la stessa azione da late (bottone, cut-off), in quanto avrà molte più possibilità di giocare in posizione rispetto agli avversari.
A parte questo banale esempio, il concetto fondamentale è che i board vanno interpretati a seconda delle dinamiche di gioco e non in senso assoluto. Una continuation bet su A♦ 10♣ 3♠ dopo un raise da UTG, una 3-bet da CO e il call dell'original raiser è ben diversa dalla stessa azione, sullo stesso board, in una dinamica BTN/BB, dove il big blind si limita a difendere l'apertura del bottone.
Questo semplicemente perché il ventaglio di mani con cui si sceglie di giocare le proprie chip varia a seconda dello stack, della posizione, della tipologia di giocatore, delle sue abilità nel postflop e del fattore ICM (independent chip model), da applicare quando gli scalini dei premi cominciano a farsi sostanziosi.
Per rispondere al quesito posto in apertura, che singifica giocare il board? Significa essere coscienti delle nozioni basilari sui range di apertura in modo da fare una stima approssimativa della frequenza con cui una certa azione viene fatta in bluff, o per valore, su un dato board.
Nel poker la coerenza è fondamentale, perché le puntate, i check o i rilanci non sono altro che dei messaggi che diamo agli altri giocatori. Puntare su un board Ace high dopo aver rilanciato, significa dire agli altri: io ho un Asso, e voi? Ovviamente si può giocare tantissimo sulla bontà delle informazioni, ma solo a patto che i concetti fondamentali siano stati compresi a fondo. Insomma, le variazioni sul tema si possono fare, ma prima occorre avere una buona consocenza del tema stesso!