Nell'articolo precedente abbiamo parlato in modo diffuso dell'importanza del saper interpretare il board a seconda delle circostanze.
Le carte comuni nell'Hold'em si prestano a essere intese nei modi più svariati possibili a seconda del giocatore, sebbene esista comunque una via ottimale da cui far partire il ragionamento, senza perdersi in fantasticherie che potrebbero farci perdere dei soldi nel lungo periodo.
Sono tanti i giocatori che gonfiano il petto per una giocata riuscita seppur particolarmente rischiosa, senza però accorgersi di tutte le volte in cui, ragionando in quel modo, hanno buttato all'aria il torneo.
In questa sede però, più che parlare del concetto di Expected Value, positiva o negativa, vorremmo soffermarci a parlare di texture: cosa si intende con questo termine e perché è così importante?
Letteralmente texture significa struttura. Nel caso specifico la 'struttura' del board è l'insieme delle caratteristiche che presentano le carte comuni in relazione all'azione svoltasi nel preflop, nel caso in cui fossimo al flop, in quelle avvenute tra preflop e flop, nel caso in cui ci trovassimo al turn e, ovviamente, in tutta l'action della mano qualora si arrivasse al river.
I board possono essere raggruppati a seconda delle caratteristiche, in modo da semplificare il ragionamento. Un flop A♦ 2♥ 7♣ non è troppo diverso da un altro che presenta A♣ 3♠ 9♦: in entrambi i casi abbiamo un Asso, due carte completamente sconnesse e nessuna possibilità di colore in vista.
Il discorso cambia se ci troviamo davanti A♦ 2♦ 7♣ ad esempio. In questo caso c'è la possibilità che qualcuno possa seguire una eventuale bet con un progetto a colore, motivo per cui, la texture viene catalogata in uno spettro ai cui estremi vi sono due concetti fondamentali: dry (ovvero asciutto) e wet (ovvero bagnato). Dedicheremo due capitoli separati a queste sfumature tutt'altro che irrilevanti per la comprensione delle dinamiche di gioco, per ora ci limitiamo a introdurne i concetti base.
Una texture 'bagnata' si presta quindi a diverse possibilità di migliore il punto di un giocatore a seconda delle carte che arriveranno tra turn e river. Questa caratteristica inciderà enormemente sull'azione che sceglieremo di fare dopo, ad esempio, aver rilanciato.
Più il board si presta a interpetazioni e più sarà facile per noi puntare con una mano di valore e venir chiamati da peggio. Viceversa, quando non vi sono troppe possibilità di migliorare il punto sarà difficile che l'avversario ci chiami senza nulla in mano.