Il suo record è tutt'altro che invidiabile, infatti a oggi è il giocatore online più perdente della storia, con un passivo accumulato su Full Tilt di oltre 20 milioni di dollari dal 2007 al 2015.
Non ha mai parlato volentieri della sua “drammatica” carriera online, ma lo ha fatto recentemente nel rinomato podcast di Joe Ingram, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa.
“Sono risultati tremendi – ha ammesso Gus – posso solo accettare che l'online non sia proprio la mia dimensione. Mi sembra di non giocare davvero a poker quando sono davanti a un computer, ma semplicemente di cliccare dei tasti sullo schermo. Con tale impostazione diventa difficile sfidare i migliori giocatori che io abbia mai incontrato a un tavolo da poker...”.
Hansen, nonostante il suo mea culpa, è convinto che qualcuno abbia fatto qualcosa di scorretto nei suoi confronti in quel periodo di tempo.
“Scommetterei un sacco di soldi sul fatto che qualcuno abbia fatto qualcosa di non etico contro di me quando giocavo online. Posso però dare solo colpa a me per la mia stupidità e ingenuità. Ho continuato a giocare in tante situazioni nelle quali ero chiaramente destinato a perdere”.
Continua Gus: “Avrei dovuto chiudere il mio portatile tanti anni fa, ovviamente non lo feci. Però alla fine sono ancora vivo e sono ancora in giro. Credo che la mia sarà una grande estate, sono sicuro che mi vedrete a lungo ai tavoli”.
A creargli problemi è stata anche la sua propensione per il gambling, che il danese spiega in questo modo.
“La disciplina non è mai stato il mio punto forte. Come gambler sto cercando di migliorare, ma credo che lo sarò per il resto della vita. Posso anche stare due settimane senza giocare, il problema è quando sono nel bel mezzo della sessione. In quel caso spesso non riesco a smettere e questo è stato un grande problema, soprattutto online”.
Se i suoi risultati online parlano da soli, live Hansen ha dimostrato in molte occasioni di essere un ottimo professionista.
“E' normale che le persone mi giudichino negativamente come poker player, è chiaro che online la mia sia stata una strategia perdente, seppur possa essere stato sfortunato. Anche se il poker si gioca nello stesso modo live e online, sono due mondi completamente diversi”.
Gus ha quindi deciso di abbandonare l'online high stakes, il portatile infatti lo userà solo per allenarsi.
“Nel live so sempre cosa succede intorno a me, mi piace osservare l'espressione del mio avversario. Mi sembra che in quella dimensione abbia fatto molto meglio, quindi preferisco giocare solo live. Online non giocherò più oltre il 5/10, lo farò solo per provare nuove idee e allenarmi in occasione delle grandi partite live...”.