Road to WSOP 2018: che sia l’anno giusto per un nuovo braccialetto?

Sono passati tre anni dall’ultimo successo di un italiano alle World Series of Poker.

 

A dir la verità si tratta di una doppietta, messa a segno dal nostro Max Pescatori, l’azzurro più titolato di sempre con ben quattro braccialetti conquistati in carriera.

 

Un’astinenza che stava per essere interrotta proprio lo scorso anno da Dario Sammartino, quarto al One Drop da 100K per quasi due milioni di dollari, e che invece si è protratta per un altro anno. A guardare lo storico sono soltanto cinque gli italiani che possono fregiarsi del titolo di campione del mondo in una disciplina pokeristica, escludendo le World Series Of Poker Europe ovviamente dove il nostro Dario Alioto ci regalò una bella gioia circa una decina d’anni orsono.

 

Dopo il primo, storico, successo di Valter Farina datato 1995, abbiamo atteso ben 11 anni per trovare un azzurro sul tetto del mondo. Parliamo ovviamente di Max Pescatori, che nel 2006 conquistò il suo primo braccialetto nel 2.500$ NLH per 680 mila dollari.

 

Sempre lui, nel 2008, fu in grado di regalare un’altra gioia al poker italiano con la vittoria nel Mixed PLHE da 2.500$, aggiudicandosi una prima moneta da 246.509$. Lo stesso anno un giovanissimo Dario Minieri mise a segno un colpaccio al 2.500 NLH per 528.418$.

 

Dopo quattro anni di vuoto toccò a Rocco Palumbo sventolare il tricolore in terra statunitense, con la vittoria nel 1.000$ NLH per 464.464$, battendo un field di 2949 giocatori. Altro anno di break e nel 2014 Davide Suriano si afferma nel Heads-Up Championship da 10K, portando in Puglia un braccialetto e 335.553$ di prima moneta.

 

Un successo che apre le porte all’exploit del ‘Pirata’ il quale, come anticipato in apertura, riuscì a vincerne addirittura due nello spazio di qualche settimana. Il primo nel 1.500$ RAZZ per 155.947$ e il secondo nel 7 Card Stud Hi-lo Championship per 292.158$.

 

Dopo la doppietta di Pescatori, nessun’altro è riuscito nell’impresa. Tuttavia il secondo posto raggiunto da Gianluca Speranza al Main Event delle WSOPE a Rozvadov questo inverno fa ben sperare per il poker azzurro, senza contare il fenomeno Kanit, sempre pronto a piazzare la zampata vincente.

 

In totale sono otto i braccialetti messi al polso dai player italiani nella storia delle World Series Of Poker, ma considerando i risultati ottenuti dagli azzurri negli ultimi anni in giro per il mondo, le speranze di vedere nuovamente un successo a tinte verde-bianco-rosse sono decisamente aumentate rispetto agli anni passati.

 

E se il Main Event non ha mai sorriso troppo ai nostri portabandiera, con i sogni di Pippo Candio e Federico Butteroni sfumati sul più bello, lo stesso non si può dire per gli eventi minori. Quest’anno potrebbe essere quello della consacrazione per gente come Sammartino, Kanit e Gianluca Speranza, ma non dimentichiamo le nuove leve come Iodice, Petruzzelli, Simone Speranza che, assieme a giocatori navigati come Gabriele Lepore, Dario Alioto, Davide Suriano proveranno a centrare un successo che manca da tre anni. Che sia la volta buona?

 

 

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