Un’avventura durata fino al Day5 quella di Rocco Palumbo, ultimo superstite della compagine azzurra in missione a Las Vegas a caccia di un braccialetto.
Del braccialetto, a dirla tutta. Il Main Event delle World Series, il secondo più grosso della storia a giudicare dai numeri, sembrava poterci regalare una bella soddisfazione quest’anno ma la corsa di Palumbo si è fermata sul più bello.
Lui e Andrea Buonocore sono stati gli unici due azzurri ad approdare al Day5, ma mentre per il secondo la giornata si è chiusa prestissimo, Rocco ha avuto la possibilità di arrivare davvero in fondo.
Salito fino a 1.7 milioni a T 30K, Rocco è sprofondato nel count per via di due spot fatali: il primo un flip J-J vs A-Q che regala trips all’avversario e lo fa scendere a 10x. Il secondo, inevitabile, Q-9 vs A-Q, con board liscio ed eliminazione al 158° posto per 57.070 bigliettoni.
Prima di loro sono stati Federico Butteroni, ultimo N9 azzurro, Alessandro Borsa, Andrea Rocci, Fabrizio D’Agostino, Walter Treccarichi, Marco Iodice, Dario Delpiano e Mustapha Kanit a trovare la strada sbarrata. Tutti ITM ovviamente ma nessuno a difendere la bandiera.
E dire che proprio Borsa, assieme Delpiano e Treccarichi, ci avevano fatto ben sperare nel corso delle prime tre giornate di gioco. Solite montagne russe per Mustapha Kanit, che era riuscito a risalire garantendosi uno stack giocabile dopo esser rimasto short per diverse orbite.
Da sottolineare la performance di Federico Butteroni che piazza un’altra bandierina al Main, decisamente il suo torneo: il pro romano ha resistito fino all’ultimo con una manciata di blind per poi arrendersi dopo lo scoppio della bolla.
Per vedere un altro italiano tra i magnifici nove dovremmo aspettare almeno un altro anno, per il momento non ci resta che fare i complimenti ai nostri portacolori, nella speranza di vedere un giorno un azzurro sul tetto del mondo.