Alec Torelli spiega l’arte del bluff! Part 1

Uno tra gli appuntamenti pokeristici più interessanti sul web, a livello di intrattenimento s’intende, è quello con Alec Torelli e la sua rubrica ‘Ask Alec’, dove risponde apertamente alle domande rivoltegli dal pubblico via mail.

 

Abbiamo scelto di dedicare due capitoli all’ultimo episodio per approfondire una delle questioni più care a tutti gli appassionati delle due carte: il bluff, quando e come farlo?

Rispondere in modo esaustivo a questa domanda è quanto mai ambizioso, ad ogni modo Alec prova a snocciolare la quesitone rispondendo uno per uno ai quattro quesiti proposti dal suo interlocutore. Scopriamo assieme cosa ha detto Torelli…


Prima di avventurarci nelle spiegazioni Alec fa una premessa: “In generale, ci devono essere due fattori essenziali per far sì che il bluff risulti efficace:

-         Puoi rappresentare una mano forte?

-         Quanto è probabile che il tuo avversario abbia una mano debole?

Proviamo a fare un esempio concreto – prosegue Alec – e immaginiamo di trovarci a giocare un pot in heads-up dove il nostro avversario ha fatto check-call sia flop che turn. Ora, noi sappiamo, per qualsiasi ragione si voglia addurre, dalla strategia al flow di gioco passando per read specifiche sull’avversario, che tendenzialmente con una mano molto forte avrebbe rilanciato nelle strade precedenti invece di limitarsi a chiamare, dunque sapete che il suo range è, come si dice in gergo “cappato”, ovvero contiene soltanto mani mediocri o bluff catcher. Ecco, questo è uno dei due requisiti per bluffare.

L’altro è assicurarsi di riuscire a rappresentare una mano forte: utilizzando lo stesso esempio, dopo una bet e un call sia al flop che al turn, il vostro range è ancora composto da mani forti che punterebbero per valore una terza strada?

E ora passiamo alle domande:

1 – Bluffi quando sei card dead?

No, non si bluffa mai in base alle carte o al fatto che, avendo giocato in modo particolarmente passivo per un gran numero di mani, ci si senta in qualche modo legittimati a poter rappresentare una mano più forte di quella che si ha.

Il bluff deve essere effettuato semplicemente quando si crea la situazione più propizia, quando la matematica unita alla lettura della situazione fanno in modo da giustificare la giocata.

 

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