Low stakes online, questione di approccio: ecco come avere successo ai buy-in bassi! PART-1

Low stakes online, croce e delizia di amatori e aspiranti professionisti.

 

Per avere successo nel poker è imprescindibile passare dalla selva oscura dei low stakes, ovvero i tornei dal buy-in relativamente basso popolati da centinaia e talvolta migliaia di iscritti, con un background pokeristico che va dalla semplice conoscenza dei punti al semi-professionismo.

 


In questa piccola rubrica divisa in tre parti vi forniremo alcuni consigli fondamentali per avere successo in quella che viene spesso definita la ‘palestra’ pokeristica fondamentale per cominciare la vera scalata verso i tornei con buy-in e premi più sostanziosi. Siete pronti a cominciare l’avventura? E allora tuffiamoci assieme nei meandri dei low-stakes!

 

Una tenuta da maratoneta

 

Se un torneo da 100 iscritti potrebbe sembrare una scampagnata, un low-stake da mille o duemila entries è paragonabile a una maratona. Come ben saprete in questo tipo di competizione non vince chi parte a razzo ma chi riesce a venir fuori alla distanza, senza mai perdere ritmo e concentrazione. Per quanto la fortuna nel singolo evento possa incidere in maniera sostanziale, rimane un dato di fatto che senza la giusta attitudine sarà impossibile centrare il tanto agognato final table.

 

Alcuni tornei online sono organizzati in due giornate e si dispiegano quindi per un tempo totale superiore alle 12-14 ore di gioco, per un totale di 400-500 mani, fatta eccezione per l’heads-up. Ecco perché risulta fondamentale essere nelle migliori condizioni psicofisiche per mettersi in gioco: un consiglio che vale a qualsiasi livello ovviamente, ma soprattutto quando il field è composto da tantissimi amatori che potrebbero inventarsi qualsiasi cosa in qualsiasi momento facendovi perdere staffe e concentrazione. I premi che ‘spostano’ e che quindi vi consentono di fare un level up si trovano alla fine, inutile quindi partire a razzo cercando di vincere tutti i piatti, potreste trovarvi col cerino in mano già dopo la prima ora di gioco!

 

Multitabling is the way

 

Se pensate di poter batter i low-stakes giocando un tavolo per volta, beh, avete sbagliato strategia. All’aumentare degli iscritti aumenta conseguentemente anche la varianza, motivo per cui imparare a gestire più di un tavolo per volta diventa essenziale. Certo, giocarne più di dieci nel tentativo di emulare i grinder professionisti potrebbe levarvi il focus necessario, ma un’ascesa graduale potrebbe fare al caso vostro. Una volta assimilate le dinamiche base, gestire l’action ai primi livelli su 4, 5 o 6 tavoli non è poi un’impresa così ardita. Per fare ciò però occorre una preparazione solida, perciò ripassate con attenzione i range preflop e le dinamiche postflop più comuni in modo da raggiungere alcuni automatismi che potrebbero rivelarsi utilissimi in game.

 

…Alla prossima con la seconda parte…

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