Doug Polk torna sui tavoli per l'ultima volta: bankroll challenge e addio al poker?

Sembra esser passata un'eternità da quando Doug Polk era conosciuto solamente per i suoi risultati pokeristici.

 

 

Eppure solamente due anni fa sollevava al cielo il braccialetto del One Drop portandosi a casa svariati milioni di dollari mentre ora, a poco più di due giri attorno al sole, Polk è un convinto crypto-trader nonché Youtube influencer: insomma, tutto fuorché un poker player professionista.

 


Questo brusco cambio di direzione è più che un segnale circa il possibile prosieguo della sua carriera con le due carte in mano, un ritiro cui lo stesso Polk non ha mai fatto mistero.

 

Mancanza di motivazione, una miriade di altri progetti e una vita che offre decine di nuove prospettive: e chi ha più voglia di rimettersi in gioco?

 

Eppure un modo per far tornare Polk ai tavoli esiste e si chiama orgoglio. Tanti suoi follower infatti lo hanno accusato di non aver completato la Bankroll challenge, la sfida che lanciò in tempi non sospetti per dimostrare di esser ancora in grando di battere i microstakes.

 

Partendo da un bankroll di 100 dollari, Doug sarebbe dovuto arrivare a 10.000 nel minor tempo possibile, ma dopo 40 sessioni giocate il suo saldo recitava 1,054$ con altri 459$ tra ticket e rakeback.

 

Certo, a conti fatti si tratta di un incremento del 1.500%, tanto ma non abbastanza da placare i commenti dei follower, che a gran voce ne invocano il ritorno per tener fede alla promessa.

 

Pungolato nell'intimo, Doug ha annunciato di "Voler finire ciò che ho iniziato. Vorrei però chiarire una cosa a tutti: non ho alcun dubbio sul fatto di riuscirci, l'unico quesito era relativo al tempo e alle motivazioni. Avrò ancora voglia di mettermi sotto?"

 

L'umiltà non è certo la dote principale dei pokeristi, specie di quelli che hanno raggiunto il top, ma bisogna render atto a Polk che probabilmente stavolta le ragioni sono dalla sua parte. Dopo aver accumulato milioni su milioni ed essersi dedicato a tante altre attività, non è così strano che le motivazioni vengano meno.

 

Di sicuro, se Polk riprenderà la sfida seriamente, sarà una delle ultime volte che lo vedremo pubblicamente aver a che fare con delle carte da gioco: "Forse torrnerò a giocare in futuro, ma per qualche tempo è meglio staccare la spina!"

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