Da molti è considerato il più forte specialista dell'heads-up cash game, ma nonostante i profitti da capogiro più di un avversario ha provato negli anni a mettere in difficoltà Doug Polk.
In diretta su Twitch gli è stato domandato da un utente quale sia stato il collega più forte incontrato ai tavoli virtuali e Polk, di fatto, non ha avuto troppi dubbi a dare una risposta.
Chi lo ha messo maggiormente in crisi è stato Dan 'Jungleman12' Cates, il motivo è presto detto: “Ti prendeva e ti portava nel suo mondo. Era l'unica persona che riusciva a metterti nella posizione di avere sempre mani con cui chiamare o bluffare, quindi era molto difficile sapere che mossa fare. Cates è stato il mio avversario più duro di sempre, ne sono sicuro al 100%”.
Ha vinto più piatti Polk rispetto a Cates, ma quest'ultimo però si è aggiudicato quelli più grandi.
“Jungleman è un animale. Fa cose estreme ma ogni cosa è sempre studiata nei minimi dettagli. Lo considero il più duro da affrontare perché non ha davvero alcuna paura, non solo di bluffare ma anche di herocallarti per tre street. Prima di incontrarlo il mio stile era iper-aggressivo e volevo attaccare costantemente i miei avversari. Contro di lui imparai che non poteva funzionare per sempre...”.
Doug ha speso parole anche su Viktor Blom. Lo svedese non era il più forte perché il suo gioco era caratterizzato da un preciso leak.
“Era davvero troppo aggressivo. Giocava super veloce, agiva, non si concedeva il tempo di ragionare. Per questo non era facile gestirlo”.
Rispetto a qualche anno fa l'heads-up cash game è comunque cambiato, oggi c'è molta più attenzione alla GTO.
“Ad alti livelli ci sono giocatori che giocano tutti allo stesso modo, cercando di arrivare il più vicino possibile al perfetto equilibrio della GTO. Ma all'epoca ogni reg aveva il suo fottutissimo stile”.