Se siete capitati da queste parti si presume abbiate una certa familiarità col Texas Hold’em.
Probabilmente avete già un lavoro e l’idea di fare i professionisti non vi sfiora minimamente, tuttavia una sera sì e l’altra pure vi trovate a dimenarvi tra i tavoli di poker online, nella speranza di dare alle vostre entrate un piccolo boost grazie alla passione per il gioco.
I forum online pullulano di informazioni, che però risultano essere frammentarie e fin troppo sparpagliate, disincentivando quell’impeto iniziale che vi aveva suggerito di mettervi sotto a rivedere il vostro gioco.
Abbiamo creato questa rubrica appositamente per quegli appassionati che non hanno tempo ed energie da dedicare a uno studio approfondito, ma che allo stesso tempo non disdegnerebbero un approccio semi-professionale a grinding online, compatibilmente con gli impegni (dal lavoro alla famiglia) da affrontare quotidianamente.
Essere un amatore non significa per forza firmare la propria condanna a esser triturato dai professionisti dell’online che spopolano tra i titoli delle testate pokeristiche. E’ possibile trasformare il poker in un qualcosa di più che un semplice passatempo senza per questo doverci rimettere di tasca propria a fine mese.
Se nel poker contasse solamente la tecnica sarebbe sufficiente fare i primi della classe per avere successo. La tecnica conta, eccome, ma in un gioco così complesso è solamente uno dei tanti aspetti che ruotano attorno a questo universo.
Controllo, gestione del capitale, analisi, condizione psico-fisica, strumenti disponibili, organizzazione…Potremmo continuare la lista per qualche riga, ma abbiamo preferito approfondire ogni singolo aspetto in modo da fornire una panoramica completa di tutto ciò che occorre per affrontare al meglio questo ‘viaggio’ tra i tavoli verdi dell’online. Siete pronti a tuffarvi in questa avventura con noi e apprendere, ripassare o semplicemente riflettere su quanto necessario per difendervi con profitto nella giungla dei tornei multi-table? Allora cominciamo…
Il poker, più che un semplice gioco di carte è un gioco di testa. Motivo per cui la condizione psicofisica riveste un ruolo preponderante per due semplici ragioni:
- Bisogna mantenere la concentrazione per lungo tempo, considerando pause di cinque minuti ogni ora.
- Se la testa è altrove la tecnica appresa potrebbe non esser messa in atto a dovere.
Anche stato d’animo incide sulle nostre giocate: se attraversiamo un periodo di forte stress, siamo preoccupati o arrabbiati per qualche ragione, ci sentiamo moralmente a terra e via dicendo, queste sfaccettature potrebbero trasformarsi in un approccio deleterio al gioco e finiremmo col riversare le nostre frustrazioni sul ‘server’ o sul malcapitato di turno.
Avere la testa sgombra da cattivi pensieri non risponde a chissà quale precetto mistico ma fa in modo che il focus verta esclusivamente sul gioco in sé, evitando di ingaggiare inutili lotte personali contro gli avversari in cerca di rivalsa.
Fare sport prima di mettersi ai tavoli è una delle medicine più efficaci per lasciare da una parte lo stress accumulato e massimizzare le nostre performance. La fatica fisica, la sudorazione e il conseguente rilascio di endorfine facilitano un’attitudine positiva al gioco.