“E' solo l'inizio, ma che soddisfazione!” Enrico Camosci racconta il successo al WCOOP halfprice!

Fenomenale. Che fosse tra i grinder italiani (anche se vive all’estero)  più promettenti  non era certo un mistero.


La consacrazione dopo anni di studio e grinding intenso è arrivata lo scorso martedì, nell'evento half price del WCOOP da $530 di buy-in.



 

Non che Enrico Camosci avesse bisogno di un boost di autostima, perché come dichiara lui stesso “La bontà di un giocatore non si misura da un singolo shot”. Eppure questo successo lo ha portato agli onori delle cronache perché dopo 'Tankanza' è il secondo italiano ad affermarsi quest'anno in un evento dei campionati mondiali di poker online.

 

E' stato un torneo tutto sommato anonimo, senza particolari sussulti” - esordisce Enrico - “I punti di svolta sono arrivati a 20 left, dove ho vinto due colpi, e a 6 left, quando BTN openshova i suoi 10x e io chiamo da BB con 20x dietro: A-Js vs K-Qs, board liscio e da quel momento in poi l'aria è cambiata.

 

Con una prima moneta da 185 mila dollari il buon Camosh è riuscito a mettere in fila oltre 2100 giocatori, non un'impresa di poco conto insomma. Eppure la sua determinazione a scalare i livelli del poker online mondiale sembra non esaurirsi con questo shot d'eccezione:

 

Sono molto soddisfatto ma non è affatto un punto d'arrivo per me. L'obiettivo vero è riuscire a giocare tutti gli stake online e prender parte alla scena high roller live. So che sarà dura e ci vorra molto tempo (e studio), ma sono sicuro di potermi giocare le mie chances se continuerò a lavorare sodo come ho fatto finora!”

 

Nessun dubbio a riguardo, almeno per quanto concerne l'applicazione, sebbene per scalare la vetta occorrano tanti altri risultati altisonanti, magari proprio a cominciare dal Main Event di domenica prossima che metterà in palio un primo premio milionario:

 

I soldi in questo momento non sono un problema, prima di vincere questo torneo pensavo che un grosso shot avrebbe cambiato qualcosa sia a livello monetario che psicologico ma non è stato così. Continuerò a fare la vita di sempre giocando il medesimo a.b.i. (average buy-in, ndr.) perché la strada è molto lunga.

 

Che dire, con uno score come il suo a soli 24 anni tutto è possibile...E chissà che tra qualche annetto non lo vedremo davvero combattere coi migliori esponenti della disciplina a suon di 3-bet e 4-bet negli high roller a 4 e 5 zeri. Good luck!

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