Chi di noi, appassionati delle due carte, non ha sognato almeno una volta di sedersi al tavolo coi più forti e provare a misurarsi con loro in un high roller dal premio milionario...
Giocare certe cifre è praticamente impossibile per la stragrande maggioranza dei player in circolazione, non a caso esistono dei veri e propri plotoni di investitori pronti a sganciare centinaia di migliaia di dollari per puntare sul proprio “cavallino” di turno.
Non è un mistero che professionisti come Rainer Kempe abbiano giocato (e vinto) dei tornei trattenendo per sé percentuali irrisorie (nel suo caso si è parlato addirittura del 2% su un torneo dove ha incassato 5 milioni di prima moneta) senza battere ciglio. Il mondo degli high roller è una società elitaria e nessuno realmente ha il bankroll necessario per fronteggiare adeguatamente la varianza.
Ecco quindi che la soluzione dello staking high stakes va per la maggiore, ma come trovare un facoltoso investitore pronto a cacciar fuori certe cifre nella speranza che le carte ci sorridano? Jason Koon, che certe dinamiche le conosce a menadito, ha spiegato in una recente intervista che
“Per poter esser solamente considerato come potenziale investimento da qualcuno è necessario essere un poker player di successo. Un giocatore stimato dagli altri e conosciuto nell'ambiente.”
Sempre secondo Koon, i requisiti fondamentali si riducono a due:
“Per trovare staking a certi livelli la reputazione è importantissima. Quel che deve emergere è l'abnegazione al lavoro, una solida disciplina e un gran volume di gioco accumulato in passato. Un altro passo molto importante è poter dimostrare di aver battuto gli high stakes nei tornei MTT online. Chi ci riesce, normalmente, ha ottime chance di fare profitto anche agli high stakes live.”
Dulcis in fundo, Koon svela che secondo il suo punto di vista la conoscenza dell'online è imprescindibile per un giocatore high stakes:
“Se uno ha un bagaglio tecnico solido ci mette poco tempo a trasportare tutto alla scena live. Se dovessi investire punterei più su un ragazzino che ha avuto successo negli high stakes online piuttosto che su un giocatore, per quanto di successo, che ha giocato quasi esclusivamente live nella sua carriera.”