Dominik Nitsche: “Il mental game è sopravvalutato, studio la GTO per diventare il più bravo di tutti in breve tempo!”

Perfezione nel gioco o istinto e capacità di lettura? Da mesi si sta discutendo di questo dualismo, ovvero se sia meglio seguire la GTO oppure uno stile di gioco exploitativo.

 

 

Chi non ha dubbi è il campione tedesco Dominik Nitsche, che sta impegnandosi a fondo per diventare di fatto un giocatore “perfetto”, come il bot Libratus, suo idolo.

“Lo sanno tutti che là fuori ci sono dei solver – ha spiegato Dominik – sono più forti della mente umana, quindi passo moltissimo tempo a studiarli. Sto notando che sempre più avversari dei tornei high roller stanno facendo lo stesso...”.

 


Ciò che critica è anche l'importanza che viene data all'aspetto mentale del poker, cosa per lui sopravvalutata.

 

“In alcun modo miglioro il mio mindset. Semplicemente mi siedo e gioco a poker, dando sempre il massimo. Il mio lavoro sta nel lavorare duramente lontano dai tavoli per mettermi nella situazione di sapere sempre qual è la decisione giusta, anche in pochi secondi”.

 

Il 70% del suo tempo dedicato al poker Nitsche lo dedica allo studio, mentre solamente il 30% al gioco.

 

“A questo punto della mia carriera mi dedico quasi esclusivamente agli high roller, sto studiando per diventare il più bravo il più velocemente possibile. Gioco un po' di cash game online, ma solo per sfidare i migliori del mondo. Lo considero parte dello studio”.

 

Senza scherzare troppo, ha detto che il suo modello è il bot Libratus, mentre tra gli umani... “mi ispiro a Steffen Sontheimer e Fedor Holz, sono giocatori fantastici, ai quali chiedo sempre pareri sulle mie assurde overbet in bluff”.

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