La domanda che vogliamo porvi in apertura riguarda la cosiddetta routine pokeristica, tanto decantata dai più vincenti professionisti internazionali.
Perché è così importante averne una e quali vantaggi si ottengono mettendola in atto?
Per rispondere a questo quesito prendiamo liberamente spunto dal libro di Jared Tendler "Il mental game del poker" che suggerisce come la creazione di una routine attivi una serie di processi inconsci da cui possiamo trarre benefici inaspettati.
Immaginate di cominciare la vostra sessione in una stanza disordinata, poco pulita e con una marea di oggetti sulla scrivania che possono essere urtati o possono cadere da un momento all'altro. Rapportate il tutto alla situazione di gioco analizzata nello scorso articoloe immaginate quante volte la vostra concentrazione ha subito un calo per via di un evento accidentale quale un bicchiere che si rovescia, una cicca di sigaretta spenta male, un indumento sotto la vostra sedia che blocca le rotelle e via dicendo. Parliamo di cose banalissime che saranno capitate a chiunque...
La creazione di una routine punta principalmente a eliminare tutti i fattori di disturbo esterni, concreti e potenziali, in modo da non avere alcun tipo di distrazione in game. Ma non solo, perché in aggiunta a ciò libera la mente da una serie innumerevole di fattori di stress che possono influire sull'andamento del nostro gioco a partita in corso.
Qualche esempio? Abbiamo sete e siamo a 20 minuti dalla pausa ma non vogliamo assolutamente distrarci per andare in cucina a prendere una bottiglia. L'impulso della sete rimarrà costante nella nostra testa, mettendoci in una condizione di stress che si ripercuoterà nelle nostre scelte, spesso in modo negativo.
Potremmo elencare decine di altre situazioni, da un posacenere che manca (per i fumatori) alla scelta della musica da ascoltare mentre abbiamo 10 tavoli in contemporanea...La routine punta a fare piazza pulita di quel che può minare il nostro rendimento perché è da qui che parte tutto.
E' solo in questo modo, ovvero cominciando nel migliore dei modi a partire dai dettagli insignificanti, che si può cominciare a limare quelle piccole storture che contribuiscono a far andare tutto a rotoli, o ad avere la percezione che vada così, nei momenti più importanti. Nel prossimo capitolo proveremo a pianificare una routine vera e propria!