Nelle due puntate precedenti ci siamo fatti un'idea di quanto poco sia affidabile la nostra percezione quando si tratta di abbracciare un discorso che comprenda un periodo più lungo di una manciata di sessioni.
Tra le ragioni principali dell'insuccesso di tanti giocatori amatoriali non c'è esclusivamente l'aspetto tecnico, che ovviamente recita un ruolo importantissimo, ma una serie di fattori collaterali che contribuiscono a giocare sempre un gradino sotto le proprie capacità. Proviamo assieme a capire su quali aspetti lavorare.
Concentrazione
Mantenere la concentrazione al 100% per tutto l'arco di un torneo è qualcosa che per alcuni player è quasi una chimera. Specie per chi gioca online, tra messaggistica istantanea, chat di gruppo, social network, Youtube e chi più ne ha più ne metta, mantenere il focus ai tavoli risulta essere un'impresa titanica.
A riguardo facciamo un esempio capitato proprio a chi vi scrive. Torneo KO da 250€ di buy-in, middle stage. Due giocatori finiscono ai resti preflop e uno dei due si presenta con una coppia di Due e riesce fortunostamente a vincere il colpo dopo essersi giocato preflop circa 25 big blind.
Alcuni altri partecipanti commentano in chat la vicissitudine fortunata e ne nasce un piccolo scambio di battute dove emerge che il giocatore in questione è solito inventarsi l'impossibile appena ne ha l'occasione. Noi siamo appena arrivati al tavolo e le nostre informazioni a disposizione sono praticamente nulle, salvo per quanto appena descritto.
Qualche mano dopo apriamo noi i giochi con A-9 da Co, flatta BTN e completa BB, il giocatore "allegro" appena descritto. Il board recita K-K-Q, giro di check. Al turn casca un altra Dama, nuovo giro di check. Il river è un terzo Kappa, che mette un bel full-house sul board. Il piatto è di appena 8 big blind e BB decide di overpottare mettendone circa 14 al centro.
Considerando la nostra situazione in stack, il nostro range percepito assieme a quello degli avversari, l'azione passiva nelle strade precedenti e la tendenza a "provarci" del suddetto avversario decidiamo di rilanciare sulla sua puntata. Passa BTN e passa anche BB.
Questa giocata puramente exploitativa è stata resa possibile soltanto dall'attenzione che abbiamo prestato al gioco nelle mani precedenti. Mai ci saremmo sognati di andar sopra una overbet senza alcuna informazione e soprattutto senza alcunché in mano. Tuttavia la giocata è andata in porto e ci ha consentito di vincere un bel piatto in una fase molto delicata del torneo, piatto che ci ha permesso di raggiungere con meno fatica la zona ITM. Con ogni probabilità se nel corso della mano incriminata ci fossimo distratti sui social quelle chip non sarebbero finite dalla nostra parte. E a voi è mai successo qualcosa di simile?