L'idea per questo argomento ci è venuta dopo aver parlato diffusamente di cosa si intenda con routine pokeristica e perché sia bene averne una.
In tanti al solo sentir accostare il poker a uno sport vero e proprio tendono a sorridere, come se si stesse per pronunciare chissà quale castroneria.
Certo, nessun pokerista termina una sessione completamente sudato né i vostri addominali trarranno alcun beneficio dalle 8 ore passate a cliccare bottoni di fronte al monitor del computer, eppure quel che avete appena fatto non appena chiuso l'ultimo tavolo è stata una "performance".
Avete messo in gioco le vostre abilità e competenze nel tentativo di avere la meglio sui vostri avversari. Performare al meglio delle proprie capacità è tutt'altro che semplice e poco importa se il giocatore che vi sta davanti con una montagna di chip sembra non temere la sorte qualsiasi mano giochi: il lungo periodo parlerà per lui.
Chiunque può prender parte a una partita di poker, a prescindere dal suo stato di forma, dalla sua attitudine mentale, dalle sue competenze. E' sufficiente pagare un buy-in e via. Ciò non significa che tutto sia lecito, anzi...Proprio per questa ragione, predisporsi nel migliore dei modi comporta un vantaggio sostanziale che magari non si vedrà dopo le prime dieci mani giocate, ma che sicuramente a fine mese risulterà essere determinate quando andrete a fare un bilancio globale.
Il poker è uno sport se viene approcciato come tale sebbene si faccia di tutto per farlo passare come un semplice gioco di intrattenimento che garantisce il "brivido" della scommessa.
Non è affatto un caso che tanti top professionisti curino tantissimo la loro forma fisica: mantenere la concentrazione per un numero imprecisato di ore non è uno scherzo. Mens sana in corpore sano dicevano i latini, ed è proprio qui che risiede una delle chiavi del successo.
C'è chi come Jason Koon preferisce la palestra o chi come Steven Chidwick ama fare meditazione e segue un preciso regime alimentare. Ognuno trova il suo modo per porsi nelle condizioni ottimali e rendere al top. Per quanto si possa esser competenti a livello tecnico, fa una grossa differenza arrivare alla settima ora di gioco stanchi o mentalmente esausti o, al contrario, freschi e lucidi per prendere decisioni che spostano porzioni più o meno consistenti del bankroll.
Chi dice che il poker lungi dall'essere uno sport probabilmente non può vantare un curriculum pokeristico degno di nota, al pari di chi maledice continuamente la sorte senza riflettere sulle proprie scelte prima e durante lo svolgimento di una partita. E voi da che parte state? può essere utile a sessione in corso. Acqua, snack, caricabatterie attaccato, suoneria del telefono disattivata e via dicendo. Molto spesso sono questi i dettagli che fanno la differenza più che l'abilità del singolo. Un ottimo grinder infatti può commettere errori banalissimi e passare immediatamente dal suo A-game al C-game per una qualsiasi distrazione. Ora non vi resta che prendere carta e penna, fare mente locale di tutto ciò di cui avete bisogno per dare il meglio, segnarlo punto per punto e rispettare la tabella di marcia prima di sedersi ai tavoli. E il gioco è fatto!