Quando apre bocca lui è sempre uno spettacolo. Poco importa se il suo ego smisurato lo porta talvolta a spararle grosse, al suo cospetto il confine tra vero e falso diventa talmente labile che perde quasi di significato.
Anche quando ammette di farsi pagare 50mila dollari a evento, senza specificare né chi né come: inutile farsi troppe domande, lui è Phil Hellmuth, lui è il poker.
In una recente intervista rilasciata nel corso del PSPC delle Bahamas, "The Poker Brat" ha elogiato il più grande 25K della storia paragonandolo a qualcosa di simile giocato al Rio circa una ventina d'anni fa, come a dire "Quel che per voi pivelli sembra una novità io l'ho già vissuto". Tutto vero.
Tra il 1998 e il 2000 presso il Rio di Las Vegas si è svolto un evento chiamato "Carnival Series of Poker", dove Phil centrò un secondo e un terzo posto sebbene il buy-in fosse di soli 5.000$: "Per la notorietà del poker in quegli anni e per i buy-in in circolazione era l'equivalente di quel che si è giocato qui alle Bahamas. – precisa Hellmuth – La volta in cui arrivai secondo, per 150mila dollari vinse un certo Huck Seed..."
Se c'è una cosa che adora questa è l'autocelebrazione, e allora via a parlare di sé e delle sue fortune: "Economicamente ho avuto una gran fortuna all'inizio, in quanto ero proprietario di alcune aziende la cui vendita mi ha fruttato parecchi soldi."
Circa i presunti 50.000$ a evento Hellmuth precisa: "Raccolgo tanti soldi da destinare in beneficienza, non sono un ingordo. Nell'ultimo periodo non ho giocato più di tanto a poker, eccezion fatta per le World Series dove lo scorso anno ho vinto il mio 15° braccialetto."
Già, nonostante la miriade di critiche rivolte al suo gioco provenienti dai migliori esponenti del poker mondiale, Hellmuth è riuscito a mettere la sua firma in un evento NLH proprio nell'ultima edizione di quelli che a tutti gli effetti vengono considerati i campionati mondiali. Alla faccia dei suoi detrattori insomma.
"Tra 50 o 100 anni mi ricorderanno come il più grande giocatore della storia, o magari come colui il quale ha dato inizio a un movimento globale sulla positività" – l'allusione è chiaramente al suo libro intitolato "Positivty" -
Che vi piaccia o meno, Phil Hellmuth non passa e non passerà mai inosservato...