A vederlo ora, sposato con prole al seguito, con qualche capello in meno e altrettanti chili in più, sembrerebbe uno qualunque.
Un ragazzotto come tanti che si è cimentato nel gioco di carte più bello al mondo per sfuggire a una routine lavorativa qualsiasi.
Eppure quello scapigliato, nel senso letterale (e non letterario) del termine, già una decina d'anni fa sapeva qualcosa che la maggior parte dei giocatori ignorava bellamente. Lo chiamano talento, arguzia, istinto...A noi non interessano le etichette, sta di fatto che era capace di fare cose che agli altri non venivano nemmeno in mente.
In un periodo in cui gli hero call erano merce rara, Jason non aveva paura di sfoderarli nei momenti più importanti, come ad esempio in quel tavolo finale dell'EPT di Sanremo, Anno Domini 2008, al cospetto del nostro Darietto Minieri che nel mentre prendeva appunti tra un raise e l'altro.
La vittima del fenomeno canadese risponde al nome di Eric Koskas, beccato con le mani nella marmellata in diretta tv. Lo spot è passato alla storia non tanto per la sua rara bellezza, quanto perché quella mano ha spianato la strada alla vittoria, e probabilmente alla carriera, di uno dei giocatori più forti che la storia del poker può vantare nell'ultimo decennio.
Quattro player rimasti a contendersi il torneo più prestigioso d'Europa, Mercier apre con 9-5o, foldano BTN e SB (il nostro Darietto), chiama Koskas da BB con 10-3. Il flop recita 5-J-6 rainbow, check to check.
Al turn casca un 8♣ che apre anche un flush draw, Koskas punta 220K, chiama Jason. Il river è un altro 8, Koskas prende coraggio e annuncia l'all-in, alzandosi in piedi e sorseggiando nervosamente dell'acqua dalla sua bottiglietta di plastica.
Mercier, cuffietta e occhiali tenuti in bocca per una delle stanghette, comincia a pensarci sù: è un momento cruciale, perdere quel piatto significherebbe rinunciare ai sogni di gloria o quasi, mentre vincerlo...
Dopo una breve riflessione alza lo sguardo e dichiara a voce alta "Call". Koskas è costretto a girare il suo bluff mentre Jason si alza ed esclama "Yes" conscio di aver appena scritto una pagina importante del poker europeo. Quel che non sapeva allora è che quella sarebbe stata soltanto la prima di un intero capitolo.