Se c'è qualcosa che i pokeristi fanno sempre fatica a digerire, nonostante siano ben al corrente che il fattore aleatorio possa incidere pesantemente sul breve periodo, questi sono i downswing.
Affrontare al meglio un periodo in cui tutto gira storto non è affatto semplice: le certezze sulla bontà del proprio gioco vengono meno e passare dal sentirsi competitivi a degli emeriti polli il passo è più breve del previsto.
Fernando Habegger, meglio noto come "Jnandez87" a chi bazzica nelle poker room online "dot com", è un giocatore professionista da circa un decennio, specializzato nel Pot Limit Omaha. Uno di quelli che ha cominciato la scalata partendo dai freeroll, fino a raggiungere le vette degli high stakes online.
Capace di macinare milioni di dollari in carriera, pur non essendo un nome noto ai mass media, ha spiegato in una recente intervista rilasciata ai colleghi di Pokernews come superare senza problemi i periodi meno felici, quelli in cui le carte sembrano non voler girare dalla nostra parte per nessuna ragione al mondo:
"Al momento mi trovo ad affrontare un lungo periodo di downswing e devo ammettere che, almeno a livello mentale, non esistono downswing di breve durata. Noi pokeristi sappiamo bene che, a prescindere dalla bontà delle nostre scelte al tavolo, l'esito finale è in mano alla dea bendata, almeno nel breve."
Preso atto di questa ineluttabile verità, Fernando spiega in che modo sta provando a combattere le avversità riservategli dalla sorte: "E' inutile, per quanto ci possa sembrare ingiusto non abbiamo alcun potere sul fato. Ciò che possiamo controllare invece è il nostro stile di vita, la qualità del nostro gioco e il nostro mindset. Ed è proprio quello che sto cercando di fare in questo periodo: avere una vita sana e rispettare rigorosamente lo schedule che mi sono imposto."
Per farla breve, il poker può anche rivestire una parte importante dell'esistenza di un giocatore, ma mai mischiare gioco e vita privata:
"Non so quanto durerà questo periodo sfortunato ma so benissimo che giocare oltre i limiti che mi sono imposto non porterà alcun vantaggio alla mia situazione. Ecco perché sono molto rigoroso a riguardo. Per fare un esempio, di recente mi sono imposto di chiudere la mia sessione alle 21.00 a prescindere dall'esito della stessa. Sebbene la frustrazione stesse per avere la meglio su di me e nonostante avessi perso qualche buy-in mi sono alzato dal tavolo, invece di incaponirmi e provare a rimediare subito. Una lunga dormita, un pò di relax e il giorno dopo sono tornato alla carica e guarda caso...Ho cominciato a vincere!"
Come recitava lo slogan di una nota marca di pneumatici: "La potenza è nulla senza controllo", nella vita come nel poker aggiungiamo noi!