Se la gente comune avesse anche solo la metà dell'autostima di Phil Hellmuth, il mondo sarebbe indubbiamente un posto migliore.
Il suo modo di vedere la realtà fa sicuramente il paio col titolo del suo ultimo libro "Positivity", ed è fuori di dubbio che un'attitudine di questo tipo possa avere degli effetti benefici sulla singola esistenza.
In molti lo accusano di non guardare con obiettività alla realtà, ma se questa sua attitudine lo ha portato così in fondo – non dimentichiamo che è il giocatore più vincente della storia delle WSOP, con un divario imbarazzante dai secondi – perché dargli torto?
In una delle ultime interviste rilasciate ha colto la palla al balzo per magnificarsi, in fondo fa parte del suo personaggio ed anche per questo è amato e apprezzato in tutto il mondo: "Quest'anno mi dedicherò al 100% a quello che mi piace più fare, ovvero giocare a poker. Negli ultimi dodici anni sono stato il pro che ha disertato maggiormente i tornei, escluse le WSOP ovviamente, ma da quest'anno in poi ho voglia di tornare a vincere."
Come se il poker non si fosse mai evoluto, come se i nuovi "enfant terrible" che incendiano la scena high stakes non fossero mai esistiti...In fondo, se in cima alla all-time money list c'è un certo Justin Bonomo e non Phil Hellmuth, la colpa è soltanto della sua scarsa presenza nella scena live. Semplice no?
Di certo non si può dire che se la sia passata male in quest'ultimo decennio:
"Conduco una bella vita, ho una splendida moglie da circa 30 anni, ho scritto libri, preso parte a programmi TV, ho fatto il testimonial per importanti aziende e soprattutto ho raccolto 54 milioni di dollari per beneficienza. Nella mia vita penso di aver donato circa un milione di tasca mia..."
La rinascita di Phil, quella promessa per il 2019, partirà dalla forma fisica:
"Il mio livello è così alto che posso essere sempre competitivo, sebbene nei tornei di lunga durata i più giovani possano avere un leggero vantaggio in termini di resistenza. Ma lasciatemi fare un pisolino alla pausa cena e vedrete che non ce n'è per nessuno! Se entro nella mia "beast mode" non c'è GTO che tenga, il mio istinto può guidarmi dove non potete neanche immaginare."
Infine, arriva il consiglio per chi sta cominciando a coltivare sogni di gloria nell'ambito del professionismo: "Ricordate sempre di gestire bene i vostri soldi, il bankroll management è l'aspetto principale per un professionista di poker!"