Volevate la guerra? Eccola servita.
Il Tweet lanciato da Daniel Negreanu non poteva che far scalpore visto il rilievo del personaggio in questione. Dividere tra ciò che è bene e ciò che è male nel poker, additando i player vincenti di esser dannosi nella maggior parte dei casi (ovviamente il buon Daniel si autoesclude dalla categoria pur essendo stato per anni il giocatore più vincente al mondo) è stata una mossa avventata.
Oltre alla valanga di commenti ricevuti via social, sono arrivate anche le esternazioni di personaggi di spicco come Nick Jones, fondatore di "Pokerfuse", che non ha s'è lasciato sfuggire l'occasione per punzecchiare il campione canadese: "Così facendo rischi di cadere tu stesso nella trappola e passar per hater, o per qualcuno a cui piace semplicemente lamentarsi."
Parole che non sono passate certo inosservate all'ex numero uno la mondo, il quale ha prontamente rivisto la sua posizione, eliminando innanzitutto il Tweet e successivamente spiegando come: "L'essere nitty non significhi affatto risultare automaticamente antipatico. Uno può essere timido per natura, e questo va bene, ma farsi una risata al tavolo ogni tanto non è proibito..."
Un altra nota dolente riguarda la presenza massiccia di pro vincenti, che ha detta sua danneggiano l'industria del poker. Se è vero che in una partita cash privata il ricco amatore verrà sempre preferito al pro vincente, per quanto riguarda i contesti high stakes, specie quelli trasmessi in diretta TV, il discorso cambia radicalmente. Agli appassionati piace sì vedere dell'action, ma che gusto ci sarebbe a vedere scontrarsi giocatori poco preparati invece che top pro che sanno il fatto loro?
L'unico appunto su cui pare essere irremovibile riguarda gli eccessivi tank nei tornei high roller, che rallentano l'action anche quando non ve n'è la necessità: "Immaginate di trovarvi da BB e difendere un'apertura. Su flop K-K-3 rainbow chiamate la c-bet, il turn è una blank assoluta come un 2 che non apre flush draw e sta nuovamente a voi. Su una texture simile è praticamente fuori discussione che il BB faccia qualcosa diverso dal check, eppure in tanti si prendono 15 o 20 secondi di tempo prima di bussare. Un atteggiamento che alla lunga fa davvero innervosire perché non c'è alcuna ragione per farlo, essendo tutti o quasi altamente preparati ad affrontare dinamiche così elementari."
Dulcis in fundo, arriva l'invito al confronto, sempre e comunque, con le sue opinioni: "Ben vengano le critiche, io non voglio imporre nessun credo ma semplicemente portare all'attenzione alcuni aspetti sui quali si potrebbe fare decisamente meglio!"