Lui parla tanto.
Lo fa con qualsiasi mezzo a disposizione, che stia seduto al tavolo verde o di fronte alla televisione. Considerato il suo spessore mediatico anche gli altri parlano tanto di lui. Eppure...
Da un po' di tempo a questa parte il numero due della all-time money list mondiale, al secondo Daniel Negreanu, ha smesso di far scalpore per i suoi risultati pokeristici. Dalle battaglie pro o contro la GTO, passando per il decalogo del poker player ideale che fa bene al movimento fino all'annuncio del matrimonio imminente, i topic non sono certo mancati.
A mancare invece sono proprio quelle bandierine a forma di dollaro che Daniel ha sempre piazzato in giro per il mondo. L'ultimo score degno di nota risale infatti all'11 settembre scorso, un sesto posto al Poker Masters per 99mila dollari. Poi il nulla.
Un'astinenza di quasi 6 mesi che non si vedeva dal 2016, quando il 4 maggio andò ITM all'HR EPT di Montecarlo dopo circa 5 mesi a digiuno. Per un professionista come lui, che in carriera sfiora i 40 milioni di dollari in vincite live, questa latitanza dalla zona premi comincia a diventare un vizio.
Eppure Daniel non ha certo disdegnato gli eventi principali, dalla sfilza di High Roller in quel di Vegas a tornei come il PSC delle Bahamas con annessi side a 4 zeri. Sembrerebbe quasi che, nonostante lo studio sia ormai diventato una costante, le nuove leve stiano realmente marciando a velocità doppia (o forse tripla) rispetto a Kid Poker.
I numeri del 2018, con 4,5 milioni di dollari lordi incassati (sua seconda miglior annata di sempre), potrebbero trarre in inganno: tanti infatti, gli eventi a 4 o addirittura 5 zeri a cui ha preso parte. Il che significa che nonostante i cash out il profitto potrebbe non essere all'altezza delle sue aspettative.
Il primo posto nel ranking mondiale dista ben 4 milioni e di questo passo potrebbe allontanarsi definitivamente. Certo, con Danielino tutto è possibile, ma l'unico modo per riprendersi la leadership sarebbe quello di inanellare un filotto di vittorie alla Fedor Holz o alla Bonomo per intenderci. Roba da fantascienza.
E se anche la varianza vuole la sua parte, ciò non toglie che le performance live dell'ambasciatore del poker per eccellenza siano in chiara flessione. Quanto dovremo aspettare per rivederlo sollevare un trofeo o perlomeno mettere a segno un "in the money"? Corri Daniel, corri!