Bisogna ammetterlo, ci vuole coraggio.
Eli Elezra esce allo scoperto e dichiara che, tra tutti i giocatori del panorama mondiale, gli unici due capaci di metterlo nei guai sono, guarda caso, le due leggende che hanno segnato due epoche distinte: Phil Ivey e Stu Ungar.
L'affermazione, piuttosto pesante, arriva dopo una lunga intervista sul noto forum internazionale "twoplustwo" dove Elezra si è sottoposto al classico "Ask me anything", che consiste in una sfilza di domande secche alle quali i protagonisti del poker mondiale devono dare una risposta immediata.
Nella sua carriera di giocatori preparati ne deve aver incontrati parecchi, da Phil Hellmuth a Texas Dolly solo per citare alcuni nomi (senza considerare i vari Gus Hansen, Patrik Antonius e compagnia bella), eppure sembra che in pochi siano stati realmente in grado di creargli dei veri grattacapi.
Oltre a questa simpatica rivelazione Elezra racconta di come, dopo aver messo dei soldi da parte grazie a delle remunerative attività commerciali in Alaska, sia stato in grado di scalare tutti i livelli partendo dalla 10/20 per poi arrivare a giocare le partite high stakes nella Bobby's room.
Contro ogni pronostico Elezra elogia Phil Hellmuth, che a suo parere non era affatto un fenomeno nel cash game, almeno agli esordi, salvo poi migliorare vistosamente partita dopo partita.
Uno che dal poker è riuscito a costruirsi una carriera scintillante non può certo far a meno di seguire le regole che ogni buon professionista dovrebbe rispettare: "Il segreto per essere dei player vincenti nel lungo periodo? Semplice, rispettare il bankroll, non tiltare e non giocare troppe ore di fila!"
A margine dell'intervista gli scappa anche una battuta sull'attuale situazione del poker negli Stati Uniti, che dopo il black friday non si è mai veramente ripreso:
"Dopo quel che è accaduto si sarebbe dovuto intervenire per regolare il mercato in accordo col governo e rendere il tutto il più trasparente possibile. Un fattaccio come il black friday non sarebbe dovuto capitare o perlomeno si sarebbero dovuto adottare soluzioni differenti per dare nuova linfa al settore."