Fedor Holz torna sul suo 2016 da sogno: “A un certo punto mi sono sentito invincibile... giocavo bene ed ero fortunato!”

Negli ultimi anni ha vinto talmente tanto (32 milioni di dollari) da decidere di alzare il piede dall'acceleratore.

 

 

Per Fedor Holz il poker oggi è solamente un “hobby”, infatti ha scelto di dedicarsi ad altro investendo i tantissimi soldi vinti soprattutto in tornei dal vivo.




Ha recentemente parlato in un'intervista del suo meraviglioso 2016, anno in cui ha dominato in lungo e in largo la scena del poker mondiale: “Durante quel periodo c'erano tanti giocatori che avevano le possibilità e le skill per fare quello che ho fatto io. Quando in gioco ci sono tanti top player l'edge è ridotta, quindi credo si debba avere a che fare con tanta varianza, che finirà per premiare qualcuno a scapito di altri”.

 

Ha passato dei momenti in cui si è sentito invincibile.

 

“E' stata una sensazione che ho provato quando continuavo ad arrivare in fondo agli High Roller dell'Aria e alle WSOP. Giocavo bene ed ero fortunato, un'esperienza unica!”.

 

Nulla comunque arriva per caso, lo stesso vale per il successo del buon Fedor.

 

“C'era un processo di comunicazione e scambio di informazioni con gli amici tedeschi, poi hanno fatto la loro parte il mio intuito e l'immagine che avevo. Cercavo di essere sempre un passo avanti, studiando molto i miei avversari e sfruttando le loro caratteristiche...”.

 

Holz esclude un suo ritorno a tempo pieno nel poker: “Lo farei per un breve periodo di tempo se ci fossero tanti grossi High Roller ravvicinati. Il gioco mi ha insegnato a non concentrarmi sui risultati, bensì sui processi e sul prendere decisioni corrette. Se potessi scegliere un torneo live da giocare all'anno sarebbe il One Drop da 1 milione... è stato il mio preferito in assoluto”.

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