Card dead? Nessun problema: ecco cosa consiglia di fare Alec Torelli quando la fortuna non ci sorride!

C'è chi sostiene che nel Texas Hold'em senza una buona dose di fortuna non si vada da nessuna parte.

Tuttavia, secondo altri, la vera fortuna non consiste nell'aiuto fornitoci dalla dea bendata, bensì in una qualità propria dei top player: la pazienza.

 


Quante volte vi sarà capitato di essere card dead e sentire uno strano formicolio nelle gambe che vi fa venir voglia di lanciare le chip in testa all'avversario alla prima mano decente che vi capita a tiro. Nulla di più sbagliato ovviamente.

 

Essere card-dead fa parte del gioco, ed è qualcosa che si verifica continuamente per il semplice fatto che si giocano soltanto il 20/30 % delle mani possibili. Finire quindi per diverse orbite nello spettro più angusto del nostro range, ovvero il bottom, non è assolutamente strano ma anzi, è la norma.

 

Non è un caso che il nome stesso del gioco "Hold'em", che in italiano può esser tradotto senza forzare eccessivamente il significato come "tieniele", o meglio "tieni duro". Nella rubrica "Ask Alec" ideata dall'omonimo Alec Torelli, un amatore che si lamentava delle poche mani giocabili ricevute durante una sessione di cash-game, chiedeva lumi su cosa fare in queste circostanze.

 

La risposta non è tardata ad arrivare e, assieme ad essa, un consiglio davvero particolare: "Essere card dead significa non ricevere delle carte decenti per 50/60 mani diciamo. Un sample davvero irrisorio considerando quante mani giocheremo in un anno. In questi casi la regola è e rimane soltanto una: portare pazienza."

 

Prosegue Alec: "Ci saranno tante situazioni in cui non riceveremmo una mano decente preflop, altre in cui setteremmo ogni due mani senza riuscire ad estrarre alcun valore o altre ancora in cui piazzeremmo il bluff perfetto proprio quando l'avversario ha top range. Inutile prendersela con il caso, conosco personalmente tanti bravissimi giocatori che purtroppo non sanno aspettare e cercano di vincere ogni mano in qualsiasi modo possibile. La vera virtù di un poker player di successo è la pazienza, inutile girarci intorno."

 

Ecco quindi un consiglio davvero bizzarro per lavorare sul mindset: "A volte mi schiero ai tavoli 0,01/0,02 e comincio a foldare tutto il top range. Assi preflop? Fold...Non sono diventato pazzo ma è un esercizio per mantenere il controllo su se stessi e sulle proprie scelte. Spesso e volentieri il peggior nemico al tavolo non è rappresentato dai nostri avversari ma dalla nostra smania di vincere a tutti i costi!"

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