Qualche articolo fa vi abbiamo parlato di Roberto Romanello e dei suoi esordi da poker player.
Di quando ancora lavorava con l'impresa di famiglia prima di scoprire la passione, e il suo talento, per le due carte.
Ma siamo sicuri che dietro un giocatore di successo ci sia soltanto una sana predisposizione naturale unita a tanto studio? Assolutamente no, e infatti lo stesso Romanello ha confessato il suo segreto, che lo ha accompagnato dagli esordi a quel che è diventato oggi, ovvero un player vincente con oltre 4 milioni di dollari all'attivo nei tornei live:
"Se non si crede in se stessi non si va da nessuna parte. So che può sembrare banale ma è un aspetto fondamentale per avere successo in qualsiasi campo. Ricordo quando vinsi il primo torneo importante, mi pagarano 42mila euro e spicci tutti in banconote da 500 euro. Stentavo a crederci così come i miei amici e quella sera andammo a far baldoria tutta la notte. Non avevo tanta esperienza allora, ma già in quell'occasione mi resi conto che il poker sarebbe stato il mio avvenire."
I fatti ovviamente gli hanno dato ragione, ma Roberto non fa mistero del fatto che il giusto approccio mentale sia la chiave giusta per aprire qualsiasi porta:
"Ora non mi interessa a quale evento prendo parte, sono sicuro di me e do sempre il massimo. Quando mi metto in testa un obiettivo lo raggiungo sempre, è una quesitone di testa, di mentalità vincente. E poco importa se a volte la varianza non è dalla mia parte, io cerco sempre di non fare errori e so che alla lunga verrò ripagato per i miei sforzi."
Una gran dimostrazione di forza è arrivata recentemente alla Bahamas, dove si è imposto nell'high roller da 10K per 450mila bigliettoni (torneo in cui il nostro Mustapha Kanit è arrivato secondo):
"Pensavo soltanto a vincere, non c'era nulla che potesse fermarmi, anche quando ho deciso di 3-bettare e bluffare tre strade contro Justin Bonomo. Sapevo che era la cosa giusta da fare per vincere e l'ho fatto. Lo farei contro chiunque, a prescindere da chi ho davanti, se penso che sia la scelta azzeccata."
Insomma, self-confidence e tanto sangue freddo, senza mai aver paura dei propri avversari. Una formula che avrete sentito pronunciare più e più volte da chi ha avuto successo nella propria disciplina, ma che sembra essere davvero la ricetta perfetta per fare la differenza. Al buon Romanello riesce piuttosto bene visti i risultati e a voi?