In attesa del regalo più bello che arriverà il prossimo mese, ovvero un figlio, Jorden Fox, 32enne californiano, ha vinto il primo braccialetto in carriera, nel $1.000 Double Stack.
Al torneo si sono iscritti in 3.253, generando così un bel montepremi di 2.927.000 dollari.
Incredulo per il suo successo, ha dichiarato: “E' qualcosa di incredibile. Sto per avere un figlio e sono qui per giocare solamente tre tornei. Questo era il terzo e l'ho appena vinto. E' pazzesco!”.
Lo scorso anno Fox aveva fatto molto bene nel Main Event, arrivando fino alla 27esima posizione, nel 2015 invece suo padre chiuse nello stesso torneo al 100° posto.
La mano finale, ovvero la numero 102, è stata un coinflip: Fox ha pushato dallo small blind con A-4 off e ha ricevuto il call di Gangaiah con 2-2.
Il board è stato J-5-A-J-4.
Al terzo posto ha chiuso il Jeffrey Smith, già vincitore di un braccialetto nel 2014.
In totale sono andati a premio 488 giocatori.
1. Jorden Fox $420.693
2. Jayachandra Gangaiah $259.834
3. Jeffrey Smith $191.789
4. Simon Legat $142.648
5. Marco Garcia $106.917
6. Ryan Teves $80.760
E' riuscito a vincere il secondo braccialetto a distanza di ben 26 anni dal primo, quando nel 1993 si laureò campione del Main Event.
Stiamo parlando del 67enne Jim Bechtel, che si è imposto nel $10.000 no-limit 2-7 Lowball Draw per 253.000 dollari.
Il field non era grande a livello numerico, ma sicuramente di qualità: 91 giocatori hanno generato un montepremi di $855.000.
In heads-up Jim ha fronteggiato e battuto il 77enne Vincent Musso, che addirittura dagli anni '70 partecipa alle World Series.
Sono andati a premio anche Darren Elias (3°), Jean-Robert Bellande (5°), Paul Volpe (7°), Galen Hall (8°), Dan Shak (12°) e Mike Watson (13°).
“Il deuce to seven è il gioco che preferisco – ha dichiarato Bechtel – rappresenta la forma di poker più pura. E' molto più complicato di quelle specialità in cui la matematica entra molto in gioco. Diventa fondamentale la lettura del giocatore, perché raramente si ha una mano...”
