Phil Ivey si improvvisa dealer e salva il torneo di Todd Clark: "L'aura di Ivey è reale!"

Ci sarà pure un motivo se nonostante gli anni Phil Ivey sia ancora uno tra i poker player più venerati della storia.

King Phil è tornato a dar spettacolo in queste WSOP 2019 e lo ha fatto non soltanto vestendo i panni di giocatore, cosa che gli è sempre riuscita benissimo d'altronde, ma anche quelli del dealer.

 


Il racconto di un siparietto davvero curioso proviene da uno dei suoi avversari al Deep Stack da 800$, al secolo Todd Clark, che si è trovato impelagato in una situazione davvero rocambolesca dalla quale è riuscito a far valere le sue ragioni solamente grazie all'intervento di Ivey:

 

"Mi trovo a spillare K-Q da BB con 15x e decido di shovare sull'apertura del chipleader da MP. Stava aprendo piuttosto largo e mi sembra un'ottimo spot per fare questa azione" racconta Todd ai colleghi di Pokernews.

 

L'original raiser chiama e il board recita J-10-6-Q-6, scoppio e contro-scoppio dato che l'avversario aveva J-10, ma la dealer non si accorge dell'accaduto e fa per assegnare il piatto nella direzione sbagliata.

 

Todd è distratto, guarda in alto come a lanciare un sospiro di sollievo per quel magico Sei che, accoppiando il board, gli regala un preziosissimo double-up, mentre la dealer gli prende le carte e le gira. A questo punto interviene Ivey che le afferra il polso indicando proprio Todd:

 

"Ivey ha evitato che la mano finisse nel muck e mi ha salvato il torneo, altrimenti avremmo dovuto chiamare il floorman per rivedere l'accaduto dalle telecamere!"

 

Gli errori della dealer non finiscono qui, perché anche il count risulta esser sbagliato, al chi Ivey decide di intervenire nuovamente chiedendole di fermarsi: "Si rilassi!" ammonisce la dealer.

 

"Si rilassi lei!" risponde Ivey che la fulmina con lo sguardo e si mette a contare le chip di Todd, assegnandogli il giusto importo:

 

"Ivey ha un'aura irreale!Quando c'è lui al tavolo nessuno è tranquillo, sa quando cambiare marcia e come intervenire in situazioni critiche come quella che sto raccontando. Ivey for president!"

 

Chissà se, per quanto con nobili intenzioni, il comportamento tenuto da Ivey sarebbe stato tollerato nel caso in cui a intervenire fosse stato un giocatore qualsiasi. Tutto è bene quel che finisce bene insomma!

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