Stavolta ci abbiamo creduto per davvero.
Dopo aver visto Dario Sammartino sfiorare l'impresa di portare a casa il 10° braccialetto italiano nella storia dell Wordl Series, ci siamo illusi nuovamente con la clamorosa deep-run di Marco Bognanni.
Il grinder piacentino ha fatto il possibile per regalarsi e regalarci la gioia di un titolo iridato, ma la fortuna l'ha tradito sul più bello quando in heads-up decide di 4-bet shovare con coppia di 3 trovando l'avversario con la miglior starding hand del gioco:
"Un po' di rammarico c'è, è evidente" – racconta Marco a caldo – "Per quanto una coppia di Tre fosse una mano di valore in quel frangente avrei potuto effettuare un'altra scelta, semplicemente perché sentivo di avere edge sul mio avversario."
Affidare il giudizio di una tre giorni fantastica a una singola scelta, per quanto determinante, è pressochè riduttivo e infatti lo stesso Bognanni confessa di essere a posto con la sua coscienza: "E' stato tutto bellissimo, dall'inizio alla fine. Il Day3 soprattutto, così come gli altri giorni. L'unico momento in cui le cose sembravano scivolare di mano è stato al Day2, quando a 100 left ho perso un colpo importante mettendo da sopra. Per il resto sono salito progressivamente e in maniera costante."
Nonostante la cocente delusione per il braccialetto sfumato all'ultimo, Magic Box dimostra una gran lucidità nell'analisi del suo torneo: "Quando un torneo va in questo modo singifica che ti sono successe un sacco di cose molto belle. Avere un big stack ti consente di prendere più confidenza e sbilanciarti su certe letture, e quando ci riesci poi vieni premiato. Si tratta di una serie di fattori positivi che non riuscirei a sintetizzare in poche parole!"
Proprio la sua grande capacità di lettura lo ha portato a mettere a segno un call fantastisco con King High a 12 left. A farne le spese è stato il francese Axel Hallay, che chiuderà in 3° posizione, player con il quale ha dovuto combattere parecchio specialmente in fase 3-handed:
"Il ragazzo francese, pur non essendo un fenomeno se la cavava molto bene. Tuttavia sentiva la tensione più degli altri probabilmente perché non aveva mai vinto nulla di importante in carriera e questo elemento si percepiva chiaramente al tavolo. Era troppo nervoso nelle situazioni critiche e ho provato a sfruttare questo aspetto a mio vantaggio. Poi una volta rimasto short ha vinto 3 colpi in fila coolerando due volte con me ed è tornato in vita."
Il resto lo sappiamo: la sua run però si schianta contro A-K di Mitchell, che poi liquiderà Bognanni in heads-up con un colpo all'80%. Very good game al nostro Bognanni, se lo merita tutto!