Daniel, che per caso t'è venuto il braccino?
Ce lo stiamo cominciando a chiedere un po' tutti dopo l'ennesima occasione fallita per metter le mani sul 7° braccialetto in carriera.
La rimonta subita da quella vecchia volpe di John Hennigan, dopo esser stato in vantaggio all'heads-up per quasi 3 a 1, sarebbe passata quasi inosservata se si fosse trattato di un caso singolo. Negli ultimi anni invece, anzi, nell'ultimo decennio Daniel Negreanu non riesce più a "fare uno" a un evento WSOP giocato a Las Vegas.
Non, solo, se andiamo a sbirciare il suo score su Hendonmob, per quanto stratosferico, notiamo una particolare inclinazione ai gradini più bassi del podio. Stiamo comunque parlando di uno tra i migliori giocatori del pianeta che in carriera può vantare vincite lorde per quasi 40 milioni dollari e, ovviamente, la nostra analisi vuole essere più una provocazione che una vera e propria critica.
Sta di fatto che, quando in ballo c'è la gloria (e magari anche qualche centinaia di dollari in più) la stella di Kidpoker si spegne, lasciando torta e ciliegina all'avversario. Qualche esempio?
- 9 gennaio 2018 – 3° al WSOP Eight Game Mix
- 4 giugno 2017 – 2° al WSOP Omaha Hi/Lo Championsip
- 31 maggio 2017 – 3° al WSOP Tag Team Championship
- 9 giugno 2016 – 4° al WSOP Seven Card Razz
- 19 giugno 2015 – 3° al WSOP 7-card stud Hi -Lo Split Championship
- 29 giungo 2014 – 2° al WSOP Big One for One Drop
- 3 giugno 2014 – 2° al WSOP NL 2-7 Lowball Draw
- 3 luglio 2013 – 2° al WSOP al 2-7 Triple Draw Lowball
- 7 giungo 2009 – 4° al WSOP Omaha Hi/Lo Championship
In mezzo ci sono ovviamente i due braccialetti WSOP vinti oltre i confini americani, quello al Main WSOP Asia-Pacific e il successo all'High Roller delle WSOPE 2013 in Francia: due perle mica da ridere.
Lo score di secondi e terzi posti però potrebbe essere molto più cospicuo se includessimo tutti gli eventi extra WSOP, dove di prime piazze non vi è nemmeno l'ombra. Se Daniel avesse vinto almeno la metà degli eventi menzionati sopra, quest'oggi avrebbe tranquillamente raggiunto il terzetto composto da Johnny Chan, Doyle Brunson e Phil Hellmuth, con 10 braccialetti ciascuno.
E se, per assurdo, avesse avuto la fortuna di trionfare in tutti avrebbe potuto addirittura raggiungere l'inarrivabile Phil Hellmuth, a quota 15. Pensate un po' come ci sarebbe potuto rimanere "The Poker Brat"...