Perché Dario Sammartino deve credere nella rimonta: 5 ragioni per sperare.

Dopo una giornata in sordina è ora di fare sul serio.

 

Lo ha dichiarato lo stesso Dario a fine giornata: "Oggi ho dovuto attuare una tattica attendista, sia per ICM che per situazione in stack. Domani non avrò nulla da perdere e magari giocheremo un po' più loose..."

 

Insomma, gli avversari sono avvisati. Sammartino non starà a guardare lo show di Ensan e Gates che dominano il tavolo con 150 e 120 big blind ciascuno,m ma proverà a dar loro filo da torcere. Ecco secondo noi le 5 ragioni per cui Dario Sammartino deve credere nella rimonta fino alla fine.

 

1 – Motivazione

 

Per Dario non si tratta di un final table come gli altri. Fa il poker player di professione da una decina d'anni, ha vinto oltre 8 milioni di dollari in carriera nei circuiti live e il suo bankroll non è mai stato più florido. Per lui non è una questione economica, la vittoria è una ragione i vita e per questo sarà disposto a dare tutto quello che ha a disposizione

 

2 – Tecnica

 

Non ce ne vogliano i suoi avversari, ma Dario e due tre spanne sopra chiunque in questo tavolo. Se non fosse per la situazione in stack poco felice avrebbe sicuramente dato un'altra impronta al suo tavolo finale. Invece eccolo la, ad aspettare il momento buono per metterle in mezzo. E se dovessero tornare indietro già al primo tentativo potrebbero essere problemi seri per gli altri.

 

3 – Le blind war

 

In fase 5-handed non sarà difficile vedere il nostro alfiere impegnato in una guerra di bui. Da BB si troverà a difendersi dall'attacco di Ensan, uno che nonostante lo stack imponente ha molto rispetto di Dario. Alla sua destra invece Kevin Maahs, che potrebbe risultare più smaliziato ma solamente per manifesta inferiorità nei confronti del nostro azzurro. In entrambi i casi non è impensabile vedere Dario battagliare in queste situazioni più che in altre circostanze.

 

4 – I reshove dai blind

 

Con 19 x a disposizione, che diventeranno 14 dopo appena mezz'ora, i reshove dai blind sulle aperture, che visti gli stack di Ensan e Gates potrebbero essere più loose del previsto, sono un must. Chip uncontested che potrebbero costituire una boccata d'ossigeno importantissima nei momenti chiave.

 

5 – L'esperienza

 

Ultimo fattore, ma non meno importante è l'esperienza al tavolo e la capacità di metabolizzare la tensione. Dario ha giocato decine di final table di prestigio in carriera, e sebbene l'emozione travolga pure lui in un contesto simile, avere maggior capacità rispetto agli avversari di non cedere alla pressione è sicuramente un vantaggio.

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