Ok la varianza, il lungo periodo, le mille e una variabili...
Ma riuscireste mai a schierarvi di corsa a un torneo da 1.500$ dopo aver vinto un braccialetto e un premio da oltre 650mila bigliettoni senza nemmeno andare a far baldoria per una notte con gli amici?
Se pensate che quanto appena affermato rientri nel regno dell'assurdo, chiedete pure a Joseph Cheong, vincitore dell'evento NLH Double Stack, che a mezz'ora dalle foto e interviste di rito era già seduto al tavolo per riprendere a macinare chip:
"E' solo un altro giorno di lavoro" – ha commentato a caldo il campione american-coreano ai microfoni di Pokernews – " Sono tanti anni che gioco ormai..."
Sarà pur vero che da un decennio grinda in lungo e in largo accumulando milionate come se non ci fosse un domani, ma concedersi una pausa ogni tanto, specie dopo aver vinto il suo secondo titolo iridato in carriera...
"Beh dai, prima di schierarmi al Bounty magari farò una sosta al bagno. E sì, magari anche una birretta!"
Lungi dal voler sindacare le sue scelte in modo categorico, dato che mentre noi siamo qui a scrivere (e voi a leggere) lui è lì che fa la storia del poker a suon di shippi a cinque zeri. Tuttavia per noi comuni mortali non concedersi nemmeno il lusso di una serata di "leisure" pare davvero eccessivo.
"Se in alto vuoi arrivare a qualcosa dovrai pur rinunciare" recita un adagio creato su due piedi da chi si prende la briga di raccontarvi questa pazza storia. Perché ammettiamolo, un briciolo di follia ci dovrà pur essere in una scelta di questo tipo. Un'abnegazione tale che nemmeno Cristiano Ronaldo, una dedizione alla causa di stampo Mandeliano pur trattandosi di temi ben più frivoli.
Joseph Cheong ci ha stupiti e continua a stupire i suoi fan a suon di vittorie: quota 14 milioni di dollari in carriera è pressoché raggiunta, gli basta centrare qualche altro ITM nemmeno troppo prestigioso in queste WSOP per superarla senza troppe difficoltà.
Noi lo ricordiamo bene sin dal 2010, quando era ancora sbarbatello (non che ora assomigli a Dan Bilzerian, per carità) e si faceva scoppiare gli Assi da nostro Pippo Candio in uno spot da fantascienza. Da quel momento in poi non s'è fermato più: 4 milioni in un sol colpo per un terzo posto che gridava vendetta. Se l'obiettivo era riprendersi il maltolto, finito tra le mani di Jonathan Duhamel, l'obiettivo è stato ampiamente centrato!