Tutti alla ricerca della chiave per il successo.
D'altronde il poker non risparmia nessuno, vince chi è più bravo a sfruttare le debolezze altrui ma, soprattutto, chi è nella condizione mentale ideale per fare del proprio meglio. Nel suo libro "The Pursuit of Poker Success" il noto giornalista Lance Bradley ha deciso di intervistare una cinquantina di professional poker player per capire quali siano le caratteristiche necessarie a trasformare questo bellissimo hobby in un vero e proprio lavoro.
Non avendo ancora avuto modo di leggerlo per intero, siamo andati a cercare qualche informazione preziosa in rete e, sul blog di una nota poker room internazionale, abbimo trovato 4 preziosi estratti che fanno capo ad altrettanti professionisti, nello specifico Liv Boeree, Greg Merson, Jason Mercier e Brian Rast. Scopriamo insieme quali consigli hanno da offrirci!
Liv Boeere
"La condizione mentale è l'aspetto più importante, ecco perché prima di mettermi a giocare prendo un po' di tempo per meditare. Ho installato sullo smartpone una applicazione che fa al caso mio, si chiama "Calm" e mi aiuta tantissimo a rilassarmi. Si tratta di prendersi un quarto d'ora al giorno, non è uno sforzo inconcepibile, e migliorare sensibilmente le mie prestazioni al tavolo, così come fare un po' di attività fisica. Senza questi accorgimenti non potrei mai fare questo lavoro!"
Greg Merson
Nel poker bisogna essere in grado di metter da parte le emozioni. Ho speso tutta la mia carriera ad assomigliare, per quanto possibile, a un robot in modo da fare sempre la scelta migliore in qualsiasi circostanza. Questo aspetto, unito alla capacità di adattarsi agli avversari che abbiamo dinanzi, è sicuramente il più importante.
Jason Mercier
Avere controllo di se stessi è l'unica via per avere successo. C'erano giorni in cui non riuscivo proprio a sopportare la frustrazione per una sessione finita male e continuavo a sbattere il mouse sul muro. Finché non ho capito che non serviva a nulla e ho cominciato a focalizzarmi sul migliorare il mio gioco!
Brian Rast
Focalizzarsi sul long term è l'unica via per non farsi trascinare dagli eventi. Nella mia carriera ho sperimentato qualsiasi tipo di swing e devo ammettere che non c'è modo migliore per rimanere coi piedi per terra se non quello di fissarsi obiettivi a medio e lungo termine. Una sessione potrà anche andar male ma se si mantiene la calma e si va nella direzione giusta anche la varianza reciterà un ruolo minore.
