Da quando Charlie Carrel ha cominciato a postare video su Youtube gli appassionati delle due carte hanno un motivo in più per esser contenti: le perle che il campione britannico regala sono letteralmente grasso che cola.
Vuoi per la sua parlantina, vuoi per le sue indiscusse capacità, le analisi di Charlie sono davvero utili a chiunque ami questo gioco. Quest'oggi andremo a parlare di una situazione abbastanza specifica, nella quale Charlie si trovava a vestire i panni del chipleader a 4 left in un torneo da 500$ e 75mila dollari garantiti.
Gli scalini del payout si fanno sempre più verticali e al tavolo troviamo uno short stack con circa 8 BB. Gli altri due si attestano sui 40 mentre Charlie ne ha quasi il doppio. Tra il 3 e il 4 posto ci sono circa mille dollari di differenza, motivo per cui sarà difficile che i giocatori con uno stack medio si inventino chissà cosa prima dell'uscita dello short.
Eccoci quindi in dinamica blind vs blind, con Charlie pronto a rilanciare x3 da SB il suo A♦ 5♦. L'avversario chiama e si va al flop: 10♣ 9♦ 8♣. Lasciamo ora la parola a Carrel:
"La texture è perfetta per impostare un bluff su tre strade. Il nostro avversario infatti tenderà a rilanciare tutte le doppie, si limiterà al call con pair o con una mano con equity e passerà tutta l'aria. Una volta definiti i range si passa alla scelta della size: in questo caso il 33% è l'ideale perché verrebbe fatto sia con air che con valore."
L'avversario chiama e si arriva al turn: un 3♠: "Siamo di fronte a una blank, perciò se si vuole bluffare l'ideale è provare a tagliare un po' le odds all'avversario con tutti i progetti che rientrano nel suo range. Una size di circa 78% pot è l'ideale in questo frangente."
Al river casca un K♦, che non chiude flush draw e nemmeno scala, in quanto con Q-J la scala sarebbe già stata centrata al flop: "La size che scelgo è ancora 78% pot: in questo caso l'avversario avrebbe difficoltà a chiamare con una semplice pair, rimanendo quindi con meno di 20BB nel tentativo di fare un hero-call. Questo bluff funziona almeno il 90% delle volte, ve lo garantisco!"
Detto fatto, l'avversario opta per il fold e Charlie si aggiudica un pot in bluff fuori posizione che non solo incrementa il suo stack ma gli consente di gestire con più comodità la situazione, mettendolo in pole position per fare il più classico degli "uno no deal". Sballiato?