C'è chi sostiene che limpare preflop sia una prerogativa di chi non ha ancora capito le regole del Texas Hold'em.
Dalle spernacchiate per la cosiddetta 'mossa del nonno' (il limp-raise preflop) alle varie etichette da 'calling station' che invece di giocare come si deve 'va a pesca'.
Il Texas Hold'em però è un gioco che cambia pelle con estrema velocità, ma sopratutto è fatto di player in carne ed ossa. Cosa significa questo? Che non esiste e non esisterà mai una mossa assolutamente giusta o assolutamente sbagliata, in quanto tutto è relativo alle tendenze del field che andremo ad affrontare.
Inutile quindi chiedersi se sia più corretto aprire x2, x3, x10 o limpare...Dipende tutto dal modo in cui reagiscono i nostri avversari. E se chi abbiamo davanti, dopo anni e anni di rilanci e c-bet ha imparato a difendersi, è ora di sperimentare qualche nuova linea piuttosto che intestardirsi a dare dell'imbecille al malcapitato di turno.
Una dimostrazione lampante di quanto appena detto proviene nientemeno che dal nostro Andrea Buonocore, splendido 4° al WSOP DoubleStack, che ha spiegato il segreto che lo ha portato al tavolo finale dopo esser stato per lunghi tratti con stack compreso tra i 15 e 35 big blind nel corso del Day4:
"I primi tre Day sono stati caratterizzati dalle solite montagne russe" – spiega Andrea - "Ma nel Day4 ho provato a cambiare marcia adottando una strategia di limp che ha mandato completamente in tilt i miei avversari. Per un player medio infatti, è molto semplice rilanciare su un'apertura, mentre il limp è più difficile da gestire in quanto l'entità del piatto rimane bassa e a fare la differenza è l'abilità nel giocare il board."
E di board Andrea ne ha giocati parecchi in carriera, tanto da diventare un regular middle/high stakes di cash game live da quando, da un anno a questa parte, ha scelto di trasferirsi a Las Vegas. Tuttavia non sempre si arriva a giocare il board, perché qualcuno potrebbe sempre provare a forzare la mano, e se in quel caso la dea bendata ci premia con una bella starting hand...
"A un certo punto ho avuto la fortuna di trovare uno che si è letteralmente tuffato quando ho spillato una coppia di Kappa. Il colpo ha retto e sono riuscito a raddoppiare in una fase piuttosto delicata."
Il resto lo sappiamo già, Andrea riuscirà a imbustare e raggiungere il tavolo finale a sei, dove purtroppo troverà l'eliminazione al 4° posto. Un'avventura indimenticabile che, con le WSOP ancora in corso, potrebbe arricchirsi di un nuovo capitolo. Chissà...