Su queste pagine abbiamo analizzato la mano chiave che ha sancito l'eliminazione di Dario Sammartino al torneo più importante al mondo.
Non ci siamo sbilanciati eccessivamente nel giudicarla perché sarebbe quantomai presuntuoso sentenziare cosa sarebbe stato giusto fare, o non fare, in un momento più unico che raro.
A dare un parere tecnico però, ci ha pensato uno che nel campo è una vera e propria autorità. Parliamo di Doug Polk, il quale ha dedicato un video intero all'analisi della giocata che tutti noi appassionati ricorderemo a lungo.
Secondo il campione statunitense la scelta di Dario è assolutamente legittima e anzi, risulta essere perfetta in quanto consente di bilanciare il range in modo da non diventare exploitabili sul lungo periodo. Già, infatti Dario avrebbe potuto fare la stessa mossa con doppia coppia e infatti proprio nello stesso torneo abbiamo potuto vedere una dinamica simile contro Livingston, che ha fruttato al player campano un preziosissimo double-up:
"Negli heads-up – esordisce Polk – a differenza delle altre fasi del tavolo finale, l'unica cosa che conta è vincere perchè il discorso sull'ICM non ha più senso a questo punto. L'unico obiettivo è battere l'avversario con tutti i mezzi possibili e vincere la prima moneta."
Preflop: "La mano di Dario ha un'ottima equity in heads-up, bisogna aggiungere 7 milioni per vincerne 26, il call è indiscutibile."
Flop: "Il flop è buono sia per Ensan che per Sammartino, anche se la puntata di Ensan è abbastanza importante, 15 milioni ovvero circa half pot. Rilanciare significherebbe bruciare equity nel caso in cui l'avversario decidesse di andare all-in, perciò il call rimane la soluzione migliore."
Turn: "Al turn Dario tanka per circa un minuto prima di annunciare l'all-in, il che significa che non si tratta affatto di una scelta a cuor leggero. Sammartino infatti sa che Ensan potrebbe avere una mano di valore, motivo per cui la fold-equity potrebbe venire compromessa. Tuttavia Ensan non dovrebbe essere troppo felice dello shove di Dario perché con 10-9, 6-9, 8-7 giocherebbe malissimo.
La scelta di Dario mi piace particolarmente perché è bilanciata e in caso di call dell'avversario ha dell'equity utile per vincere la mano. Per mettere in difficoltà gli avversari bisogna saper bluffare con mani che hanno una buona equity e questo è un esempio perfetto. Per chi non avesse problemi con l'inglese, ecco la video-spiegazione di Doug Polk: