La sua presenza a Vegas quest'estate era un segnale chiaro più che una semplice coincidenza. E infatti Andrea Dato si è presentato nuovamente a Barcellona, la tappa più affollata dell'EPT.
Negli ultimi anni il suo stile di vita è cambiato parecchio e la sua presenza ai live ne ha risentito di conseguenza. Una ventata d'aria fresca a quanto racconta, un percorso che gli ha consentito di concentrarsi su altre cose come la musica e la meditazione invece di limitarsi esclusivamente al poker giocato:
"Negli ultimi tre anni e mezzo ho preferito dare un taglio alle trasferte e prendermi del tempo per me stesso. Ho sempre continuato a giocare ma l'ho fatto in modo più blando, più che altro per una questione economica. Il poker mi consente di vivere oltre quelle che sono le mie necessità e fa sì che non abbia il problema dei soldi, potendo dedicarmi ad altre attività."
Andrea più che un giocatore maturo è una persona matura, nonostante l'aspetto giovanile i 40 anni d'esperienza si sentono eccome. Dopo una carriera di tutto rispetto nei tornei live, Datino ha preferito trarre il massimo dalla libertà che il poker può regalare a certi livelli, senza farsi assorbire completamente dal suo lavoro:
"Non dico che non giocherò più i tornei, solo al momento non rientrano nel mio palinsesto. Sto studiando tanto cash game, che tra l'altro si sposa molto meglio con la mia personalità e le mie esigenze attuali."
La chiave per avere successo nel cash game però è una sola e si chiama GTO. Lo studio della strategia ottimale è fondamentale per parlare di exploit, in quanto:
"Solo conoscendo la GTO si può sapere come deviare quando necessario. Giocare exploitative senza conoscere la GTO equivale a brancolare nel buio."
Per quanto riguarda i suoi piani futuri e l'eventuale presenza alle tappe più importanti dei circuiti internazionali, Andrea ha le idee chiare:
"Dopo Vegas mi è tornata la voglia di giocare live, penso che prenderò parte alle tappe principali ma soltanto per giocare cash-game. Non ho nemmeno lavorato sul mio gioco da torneo e non mi sentirei così a mio agio come accade nel cash game. Se gioco online? Certo, sulle punto it, le cose vanno discretamente e non mi posso lamentare."