Bryn Kenney si pappa Michael Soyza: "Se non fosse stato il Triton Million l'avrei messo ai resti!"

Ma i poker player professionisti non dovrebbero essere immuni al buy-in?

 

In teoria sì, ma anche i giocatori più in vista, al cospetto di un costo di ingresso da un milione e cinquantamila sterline hanno le loro remore quando si tratta di premere il grilletto.

 

Lo ha dimostrato da poco Michael Soyza, che all'ultimo Triton Million, edizione londinese, si è trovato a giocare uno spot contro Bryn Kenney e, nonostante la sua ottima lettura sul numero uno al mondo, non ha trovato il coraggio di spingerle dentro.

 


Il motivo? Se la sua sensazione fosse stata sbagliata cosa avrebbe raccontato ai suoi finanziatori? Lo spot incriminato si risolve già al flop perché Kenney è bravo a mettere in crisi il range di Soyza con un rilancio.

 

Nello specifico l'azione comincia proprio da Kenney, che da CO apre a circa 2,5 big blind, trovando la 3-bet di Soyza da BB. Kenney flatta e si va al flop con un pot da circa 20 big blind.

 

Il dealer stende J♥ 5♠ 6♦ e Soyza non perde l'occasione per c-bettare puntando 6 big blind. Kenney ci pensa un attimo e annuncia il raise, con entrambi che cominciano la mano con oltre 80 BB ciascuno.

 

Soyza è indeciso: la texture è troppo dry per giustificare un rilancio, a meno che Kenney non abbia davvero fatto una delle sue mosse con qualcosa di strano:

 

"Quel rilancio al flop...Non rappresentava assolutamente nulla – ha dichiarato Soyza ai microfoni di pokernews.com -  Chissà con che mano si è messo a rilanciare, penso che se non si fosse trattato del Million ma di qualsiasi altro torneo ci avrei messo pochi secondi a metterlo ai resti...

 

Non posso nemmeno raise-foldare perché con gli stack che abbiamo sarei pot committed e non avrei spazio di manovra. Insomma si tratta di scegliere se forzare la mano o meno, ma io ero sicuro che lui non avesse nulla in mano!"

 

La sensazione di Soyza si rivelerà corretta: Kenney infatti ha deciso di rilanciare con K♦ 9♦, ovvero doppio backdoor, uno a colore e uno a scala:

 

"La teoria vuole che dovremmo fare sempre la scelta più corretta e qui, per quanto avessi una sensazione precisa su di lui, non aveva senso prendersi un marginale di questo tipo in un torneo così importante e con una struttura così bella."

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