Il danese Gus Hansen è tornato a giocare a poker con la passione di un tempo, cercando di impegnarsi maggiormente nel cash game live, visto che online i risultati sono sempre stati piuttosto scadenti.
Il professionista è stato ospite qualche giorno fa di Joe Ingram e ha parlato per quasi un'ora di vari aspetti della sua vita, legati al poker e non.
L'impressione è che sia adesso una persona in pace con se stessa, felice di fare con successo quello che ha sempre fatto: giocare a poker.
Gus ha parlato del seguito che ha su Instagram e crede di aver capito il motivo: “Probabilmente piaccio perché sono sincero, non sono uno di quelli che deve per forza postare qualcosa ogni giorno. La maggior parte dei miei follower è appassionata di poker ed è quello che gli do. Sono autentico, senza filtri: se ho appena perso molti soldi mi mostro incazzato, se invece ho avuto una sessione eccellente sono più sorridente e su di giri”.
La sua realtà si chiama Bobby's Room, luogo in cui attualmente si giocano i tavoli cash game più importanti dell'occidente e dove, Hansen, è di casa.
Un altro assiduo frequentatore è Daniel Cates, che si sta dedicando però soprattutto allo Short Deck, dove sembra assolutamente preparato.
“Ci passo veramente tante ore – ha spiegato Gus – conosco tutti i dealer e i floorman. Lì dentro avverto un'atmosfera positiva che mi fa pensare di giocare in casa. Da un po' di tempo Jungleman è focalizzato sullo Short Deck, di conseguenza il suo livello nel poker a 52 carte non è sicuramente quello di un tempo. Giochiamo un 12-game mix molto completo, dunque se non se concentrato al 100% su quello è impossibile battere un field con gente come Rast, Antonius e Seiver...”.
I due hanno un conto aperto in heads-up – in cui Hansen è dietro - ma al momento non c'è possibilità che la sfida riprenda.
“Penso di poter recuperare nel poker a 52 carte. Lui nello Short Deck è molto forte mentre a me non piace, sta giocando a stake alti con player cinesi e di Macao. Anche qui alla Bobby's Room ci sono 3/6 tavoli aperti ogni sera. Potremmo giocare tra un mesetto, quando l'action andrà scemando...”.