Da un big blind al braccialetto al polso.
E' riuscito in tale impresa il player di casa Tomas Fara, campione del €1.100 Turbo Bounty Hunter, torneo che ha richiamato 377 giocatori.
Rimasto praticamente senza chips dopo aver perso un colpo con A-K contro A-Q di Loeser, ha poi risalito la china fino al successo definitivo.
Il montepremi totale è stato di 348.000 euro, non male per un evento che è durato complessivamente appena 13 ore.
Al tavolo finale, oltre al forte tedesco Loeser, Fara ha dovuto combattere coi già campioni WSOP Anson Tsang e Phil Hui.
In heads-up ha fronteggiato invece il bosniaco Nisad Muratovic, costretto ad accontentarsi per la sua performance di 37.000 euro.
Nella mano finale Fara ha messo tutte le chips dentro con K-Q e il rivale, ormai con pochissimi blind, ha optato per il call con 10-8, due carte potenzialmente “libere”.
Il board J-J-2-5-3 ha fatto però esultare Tomas, che ha conquistato il braccialetto al 6° in the money in carriera alle WSOP.
In tutto sono andati a premio 57 giocatori, per un incasso minimo di €1.099 (taglie escluse).
Sono entrati nella top 20 il polacco Dzmitry Urbanovich, 10°, e lo statunitense Shaun Deeb, 13°.
Dei nostri connazionali sono andati a premio Luigi Bossio, Federico Anselmi e Roberto Sansone.
- Tomas Fara € 59.904
- Nisad Muratovic € 37.004
- Manig Loeser € 24.949
- David Elyashar € 17.172
- Anson Tsang € 12.071
- Arturs Scerbaks € 8.670