Charlie Carrel spiega le difficolta nell'adattarsi al poker live!

Passare dall'online al live è semplicissimo.

 

In fondo si tratta dello stesso gioco, ma in una versione decisamente più rallentata e con qualche possibilità in più di carpire un tell ai nostri avversari.

 

Sarebbe bello se fosse tutto così semplice, eppure la transizione dal poker online a quello dal vivo è più ostica di quanto si possa pensare. C'è chi ha conosciuto il poker prima nella sua forma originale e quindi ha dovuto affrontare il processo inverso, ma al giorno d'oggi è pieno di ragazzi che non hanno alcun tipo di esperienza dal vivo e hanno conosciuto il gioco solamente dietro al monitor di un pc.

 


A riguardo il noto professionista e Youtuber Charlie Carrel ha raccontato un aneddoto divertente occorso a una delle sue allieve predilette, che assieme ad altri studenti affronta un percorso di staking-coaching dopo un'attenta selezione in base "alle intenzioni", come chiarito in altre circostanze dallo stesso Carrel.

 

Secondo Charlie la maggior parte dei giocatori provenienti dall'online sviluppa una fastidiosa supponenza nei confronti di chi è abituato al live:

 

"Quelli che giocano live sono tutti degli idioti, i tell live non esistono e fanno tutti delle mosse senza senso" – scherza Carrel scimmiottando una bozza di discussione tipica del grinder online – "Anche io pensavo le stesse cose, poi la prima volta che mi son trovato a giocare dal vivo ero talmente felice di avere due Jack in mano da non accorgermi che il mio avversario avesse appena chiuso scala."

 

Controllare le proprie emozioni senza la protezione di uno schermo è più difficile di quanto si possa pensare. Il ricordo va alla volta in cui ha deciso di far provare l'ebrezza del live a Helena May, una delle sue allieve più promettenti:

 

"Abbiamo cercato un Sit&Go attraverso il sito Meetup.com e ne abbiamo trovato uno da 10 pound. Una volta arrivati abbiamo preso parte alla partita e nessuno mi aveva riconosciuto, specialmente l'host della serata.

 

In realtà un solo giocatore aveva capito chi fossi ma non ha spiccicato parola. Successivamente ho rivelato la mia identità al padrone di casa, che ha cominciato ad avere una sospetta riverenza nei miei confronti dopo essersi mostrato particolarmente sfacciato in precedenza. Uno di quelli che vuole insegnarti il poker a tutti i costi."

 

La partita però comincia con un episodio che incuriosisce Carrel: Helena passa la sua prima mano dopo averci pensato un po' tropppo: "Cosa avevi?" - le chiede Charlie a fine partita – "Avevo A-K ma ero troppo nervosa e avevo paura di sbagliare il conto delle chip che ho preferito foldare!"

 

Insomma, guai a scherzare troppo sulle vecchie volpi del live. Forse non saranno tutti esperti di GTO, ma di sicuro non passano una premium hand per timore di non indovinare l'importo esatto del rilancio!

 

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