Che il 2019 sia stato un anno magico per Dario Sammartino, è più o meno una grande ovvietà.
Il player campano ha fatto cose straordinario in questo anno che si sta per concludere, e sembra quasi un peccato che siamo già arrivati praticamente a metà novembre. Risultati strepitosi sono arrivati sia ai tavoli di tutto il mondo che nel poker online, portandolo sempre più sulla ribalta a livello mondiale.
Basti menzionare i tanti successi ottenuti con il suo account “Secret_M0D3”, che lo ha visto trionfare a più riprese. Ma soprattutto ci ricorderemo per sempre del 2019 di Dario Sammartino grazie a quanto ha combinato a Las Vegas durante l’estate e a Rozvadov un paio di settimane fa, con una doppietta da far perdere la testa nei due “round” delle World Series of Poker.
Un secondo posto strepitoso ad un passo dal sogno nel Main Event disputato in Nevada, dove solo il tedesco Ensan riuscì ad avere la meglio sull’azzurro. E poi la quarta posizione al King’s Casino, con una eliminazione per mano di Anthony Zinno che ancora grida vendetta. E come spesso accade a chi semina bene, alla fine il raccolto è stato a dir poco fruttuoso per Dario Sammartino, come stiamo per vedere.
Il giocatore campano, infatti, è riuscito a scalare la classifica del Player of the Year 2019, redatta anche quest’anno da Global Poker Index, l’indice dedicato al poker live su scala mondiale che mette insieme i migliori risultati ottenuti nei tornei disputati ogni anno in giro per il mondo. E Sammartino, grazie al recente exploit messo a segno alle World Series of Poker Europe, ha scalato notevolmente la graduatoria.
Grazie all’ultimo aggiornamento, Dario è salito al decimo posto, guadagnando dieci posizioni rispetto alla classifica precedente che lo vedeva in ventesima piazza. In testa troviamo ancora Sean Winter, il quale precede Rainer Kempe e Stephen Chidwick. Ma un altro protagonista delle WSOP Europe, il già citato Anthony Zinno, ha scalato la classifica portandosi in quarta posizione e guadagnando 11 posti.
Inutile dire che in questa speciale classifica, Dario Sammartino è nettamente il miglior giocatore italiano, e verrebbe quasi da mangiarsi le mani per l’uscita di scena al quarto posto in quel di Rozvadov, che oltre a dargli ulteriore prestigio gli avrebbe consentito di migliorare non solo la classifica del GPI Player of the Year, ma anche quella dedicata ai migliori protagonisti delle stesse World Series, in cui il campano ha chiuso al settimo posto.
Dunque un ulteriore traguardo tagliato da Dario in un 2019 davvero prestigioso per lui. La grande soddisfazione per lui e per tutti gli italiani appassionati di poker, ma anche la speranza di vivere un 2020 ancora sulla cresta dell’onda, anche se quest’anno ha ancora qualcosina da dire, visto che nelle prossime settimane si giocherà l’EPT a Sochi: vedremo ai nastri di partenza il nostro SuperDario?