C'è una ragione precisa per cui si dice che il bluff sia un'arte.
Perché un conto è conoscere la teoria, un altro e trovare la forza e la lucidità di mettere a rischio il proprio stack senza una mano di valore, facendo affidamento esclusivamente sulla propria capacità di leggere la situazione in un preciso momento.
Bluffare è al tempo stesso così semplice e così complicato, perché se da un lato occorre semplicemente puntare una size adeguata a quel che la dinamica di gioco suggerisce, dall'altro occorre risultare convincenti anche dal punto di vista della "narrazione". Sì, perché ogni mano, in fondo, è come una storia. E nelle storie la coerenza è importante, altrimenti si finisce per non crederci più e dalla storia si passa alla favola.
Fino a qualche anno fa il check-raise in bianco al flop era tra le armi predilette dai "bluffatori seriali", ma una volta capito il giochino un po' tutti si sono adeguati e ora non folda quasi più nessuno dopo le prime tre carte.
Qual è quindi la strada migliore per bluffare a poker? L'ultima ovviamente, il river. Il motivo? Dopo il river nessun progetto può più andare in porto e quel che si è combinato nel corso della mano equivale alla narrazione prescelta. E' una storia convincente o stiamo provarlo a spararla grossa?
Proviamo a fare un esempio concreto: ci troviamo ad aprire da early position con una stack sopra la media e riceviamo un call da parte del BB decide di passare. Abbiamo Q-Js in mano e su board 10-8-2 decidiamo di c-bettare. Call
Al turn casca un K che ci apre un insperato flush-draw, decidiamo di puntare nuovamente e il nostro avversario chiama per la seconda volta. Il river è un ininfluente 4, il nostro avversario checka e la parola sta a noi. Vale la pena bluffare in questo spot?
A conti fatti ci sono una serie infinita di missed draw, senza contare che il Kappa può benissimo rientrare nel nostro range e vi sono tante mani che chiamano al turn con un'equity discreta.
Puntare nuovamente al river potrebbe sembrare un azzardo ma in fondo il nostro avversario non ha mostrato chissà quale grande forza e si è limitato al call per due volte su un board che al flop favoriva più il suo range che il nostro.
Il che significa che potrebbe anche soltanto un pezzo più qualche redraw, tutte mani con cui arrivando a showdown saremo costretti a gettare nel muck. Ecco quindi che, in virtù dei range in gioco e della texture del board, possiamo benissimo rappresentare una mano di valore superiore a una middle pair facendo leva sul nostro percepito. La storia è coerente e il nostro avversario farà una fatica enorme a chiamare. E voi che ne pensate, qual è la strada migliore per bluffare?